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Realismo e ambizione. La Feralpi Salò in Prima Divisione

La stagione è alle porte, sabato il primo e importantissimo test con il Taranto in Coppa Italia. Rastelli sicuro: "Il nostro è un girone difficilissimo ma siamo in grado di affrontare ogni avversario". Niente derby bresciano

Claudio Rastelli, Giuseppe Pasini e Eugenio Olli

Undici nuovi innesti, qualche nuovo volto nello staff, lo stadio in deroga che verrà adeguato il prossimo anno, il primo e delicatissimo test con il Taranto in Coppa Italia Tim Cup, il tutto affrontato con le due parole d’ordine della Feralpi Salò, realismo e ambizione. La Prima Divisione è davvero tanto vicina alla Serie B, la Prima Divisione ha un sapore tutto nuovo. E poi c’è il girone di ferro, un girone che a prima vista può anche fare soggezione: “Il nostro è un girone difficilissimo – commenta mister Claudio Rastelli nella conferenza stampa che ha seguito la presentazione ufficiale sul Lungolago di Salò – le quattro retrocesse hanno un potenziale tecnico e agonistico importante, ci sono tante avversarie difficili. Il nostro obiettivo è quello di fare bene, mantenendo la mentalità della scorsa stagione, dobbiamo lottare e giocarcela ogni domenica senza però fare il passo più lungo della gamba. Noi siamo in grado di affrontare ogni avversario, dobbiamo saper reagire sempre, anche nei momenti di difficoltà”.

“Questa è una categoria che impone prudenza e umiltà – aggiunge il presidente Giuseppe Pasini – Ci sono campi difficili, ogni domenica sarà una domenica a sé. Mi dispiace per il sorteggio e per il derby mancato, ambizione non solo della Feralpi ma anche del Lumezzane. Ci hanno detto che si è trattato di una questione di tifoseria: ma allora perché hanno messo insieme due laziali, o l’Andria e il Barletta? Poi ci sono le trasferte che faranno lievitare costi e budget, trasferte lunghe in Sicilia, in Puglia, nel Lazio.. e non si riesce a capire perché le quattro che vengono dalla B le abbiamo tutte noi. Ma non voglio essere polemico, è evidente però che ci sia stata poca logica”.

L’addio di Cristian Quarenghi è un addio importante, sentito dai tifosi e dalla squadra stessa, ora serve un nuovo leader. “Sarà il campo a determinare le gerarchie – spiega il direttore sportivo Eugenio Olli – e a eleggere quello che potrà essere il nuovo leader. Turato, Sella, Leonarduzzi.. Omar è in grado di diventare il vero leader in campo, senza dimenticare che ci sono anche altri giocatori dall’esperienza importante, come Bracaletti”. La Feralpi Salò è una società giovane che non può fare a meno dei giovani, ne sono arrivati tanti, potrebbero arrivarne ancora: “Per un campionato impegnativo come il nostro dovremo inserire ancora qualche elemento, magari del ’91, per poter avere nuove alternative”.

“So di trovarmi bene con i giovani – ammette Rastelli – Il giovane sa capire, sa mettersi a disposizione, vuole mettersi in mostra. Certo, molti giocatori dovranno essere valutati sul campo, ma da loro mi aspetto tanto. Mi ripeto, sono giovani e hanno voglia di fare, hanno spirito di sacrificio”.


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