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Baby campioni di rugby.. ma anche di multe

Il Mondiale Under 20 bresciano ha lasciato 4mila euro di multe in eredità alla Federazione a causa delle infrazioni commesse in centro storico e sulla tangenziale sud con le auto date alle squadre dallo sponsor della manifestazione junior

La haka dei Baby Blacks, campioni del mondo under 20

Genio e sregolatezza: con questa filosofia i "baby", solo da un punto di vista anagrafico, blacks hanno vinto il Mondiale Under 20. Qualità che i rugbisti dell'altro emisfero, e non solo, hanno trasportato dal prato del San Michele di Calvisano, una delle sedi principali della manifestazione, alle strade del centro storico di Brescia e della tangenziale Sud.

Ad estrarre il "cartellino" verde la Polizia locale di Brescia che ha elevato 4 mila euro di multe nei confronti della ventina di auto che la Peugeot, sponsor della manifestazione, ha messo a disposizione dei membri dell'organizzazione, degli arbitri, degli staff e degli accompagnatori delle diverse squadre nazionali che hanno partecipato alla competizione.

A notare le cavalcate in tangenziale e le incursioni non autorizzate in centro storico dei mezzi dei rugbisti gli occhi di falco delle telecamere della Locale.  A pagare, per ora, è la Federazione Italiana, ma il conto - piuttosto salato visto che altri verbali sono piovuti dalle altre città che hanno ospitato le gare (Parma e Cremona) -  sarà girato alla World rugby. 

L'organizzazione internazionale sta verificando e analizzando ogni verbale che arriva dall'Italia; un'operazione che potrebbe richiedere parecchio tempo, visto che dalla fine del mondiale non sono passati neanche 60 giorni.  


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