Scuola

La carica dei ragazzi dell'IIS Cerebotani: "Noi il giornale lo scriviamo così"

Gli studenti dell’IIS Cerebotani di Lonato (e con loro la prof. Adriana Tomasello) alla scoperta delle regole del giornalismo

I ragazzi dell'IIS Cerebotani al lavoro

“Ma perché anche noi non proviamo a scrivere un articolo di giornale?”. Se lo sono chiesto (e hanno fatto bene) i ragazzi dell'IIS Cerebotani di Lonato (ex Itis), impegnati per due mesi esatti - dieci lezioni, trenta ore complessive - con il laboratorio di scrittura creativa "Sulla nuvola tra le righe", in programma tra aprile e maggio il lunedì pomeriggio (con qualche extra anche il giovedì) insieme alla prof. Adriana Tomasello e al giornalista Alessandro Gatta, da sette anni corrispondente di BresciaToday.  Il corso si pone l’obiettivo di avvicinare gli studenti alle basi del giornalismo moderno, che da semplice materia di studio in questo caso diventa anche strumento: uno strumento utile a migliorare le proprie competenze e le capacità di scrivere e interpretare un testo.

Tutto è cominciato dalle ormai memorabili 5W – se le ricordano bene, eccome se le ricordano – le cinque domande (chi e che cosa, perché e dove, oltre ovviamente al quando) a cui il buon giornalista dovrebbe sempre rispondere fin dalle primissime righe di ogni articolo, insomma già nell’attacco, il “lead”. Un viaggio tortuoso, alla scoperta delle mille sfaccettature della cronaca, dal gossip alla spesso triste cronaca nera, la cronaca politica e quella giudiziaria, la cronaca bianca che tratta di “cose neutre”, che siano l’inaugurazione di una rotatoria o informazioni utili (soprattutto istituzionali) al cittadino.

E poi le regole basi del giornalismo: la chiarezza, la sinteticità, l’oggettività solo per citarne alcune. Si è parlato anche di inchieste e di reportage, dei tanti morti – ancora troppi – per giornalismo, con specifici approfondimenti sui casi del giovane Jan Kuciak, freddato con un colpo di pistola in Slovacchia, e della nota giornalista Daphne Caruana Galizia che invece a Malta è stata fatta letteralmente saltare in aria, a bordo della sua auto e a pochi centinaia di metri da casa.

Certo non è finita qui: in corso d'opera anche un piccolo "viaggio" alla scoperta del giornalismo nel cinema, approfondimenti sull'intervista e l'editoriale, sulla storia dei giornali in Italia e nel mondo (con focus sulla situazione americana), sugli "altri giornalismi" (quello sportivo, quello gastronomico, l'arte e pure l'ufficio stampa). A proposito di intervista: i ragazzi del laboratorio hanno da poco concluso anche un corposo colloquio con il dirigente scolastico Vincenzo Falco, che presto verrà pubblicata sul giornalino online dell'istituto. Si dice sarà un dialogo imperdibile per gli addetti ai lavori.

Licenza poetica, anzi licenza letteraria: anche le poche righe che state leggendo sono state scritte dai ragazzi che partecipano al corso, poco meno di una ventina (anche se non sempre tutti presenti) ma già un gruppo solido che ha imparato a conoscersi, a farsi qualche domanda in più, ad aprire un poco di più gli occhi sul mondo che ci circonda, bellissimo ma anche complicatissimo. “Non abbiamo voluto che gli studenti scrivessero un resoconto in prima persona, magari quello sarà un bel compito per le vacanze – spiegano i due curatori del corso, Tomasello e Gatta – Ma abbiamo preferito che si cimentassero con un articolo vero e proprio, magari non impeccabile nella forma, di certo godibile nella lettura”.


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