Politica

I fascisti si candidano a Mura: "Offesa e violenza alla democrazia"

Polemiche per la candidatura di Mirko Poli nel piccolo paese di Mura: è il segretario del movimento Fascismo e Libertà, già ampiamente contestato a Chiari. Ma la lista conta solo sette candidati

Saluto romano dei militanti di Fascismo e Libertà

Trentuno candidati alla poltrona di sindaco per dodici Comuni bresciani, supportati da un totale di 51 liste: sono questi i numeri “politici” delle prossime amministrative, in programma domenica 11 giugno (con eventuale doppio turno, il ballottaggio, per i paesi oltre i 15mila abitanti: già fissato per il 25 giugno). Sono quasi 104mila gli abitanti coinvolti, e poco meno di 82mila gli elettori.

Questi i Comuni che andranno al voto: da nord a sud Malonno, Paspardo, Darfo Boario Terme, Mura, Provaglio Valsabbia, Odolo, Cazzago San Martino, Gussago, Palazzolo sull'Oglio, Desenzano del Garda, Acquafredda e Gottolengo.

Questi quelli che invece potrebbero andare al ballottaggio: Darfo Boario Terme, Palazzolo sull'Oglio, Gussago e Desenzano del Garda. Solo nei quattro Comuni più grandi si contano 17 candidati e ben 37 liste a supporto.

Ci sono anche due paesi che hanno solo un candidato, e che quindi se la giocheranno con il quorum (50% dei votanti più uno): Malonno e Paspardo, in entrambi i casi l'unico in lizza è il sindaco uscente, Stefano Gelmi per Malonno e Fabio De Pedro per Paspardo.

Riflettori puntati sul piccolo Comune di Mura, costretto ad elezioni anticipate per le dimissioni del sindaco uscente Umberto Corsini. Due i candidati in corsa: Nicola Angiola Flocchini (che in caso di vittoria sarebbe il primo sindaco donna della storia del paese) e Mirko Poli.

La candidatura di Mirko Poli è già diventata un caso politico: si tratta infatti del segretario di Fascismo e Libertà, il movimento che ancora presenta un fascio littorio nel proprio simbolo e che ha già destato non poche polemiche a Chiari, dove è stato a conti fatti il consiglio comunale ha votato per “abolirlo”.

Sono solo sette i candidati in lista, recuperati probabilmente in lungo e in largo in tutta la provincia. Una candidatura “simbolica”: nel programma elettorale infatti vengono menzionate problematiche come gli autovelox (che a Mura non ci sono ) e l'addizionale Irpef (che a Mura non si applica da tempo).

Sulla candidatura di Fascismo e Libertà verrà presto presentata un'interrogazione parlamentare, a firma del deputato Pd (ex Sel) Luigi Lacquaniti. “Costringere gli elettori di Mura a trovare sulle proprie schede il simbolo del fascismo – scrive Lacquaniti – è un'offesa e una violenza alla democrazia”.


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