Politica

Se la prende con le cooperative, condannata leghista. Ma Salvini la difende

La segretaria leghista della sezione di Orzinuovi, Federica Epis, è stata condannata per condotta discriminatoria dopo aver pubblicato un post su Facebook. Solidarietà anche dal leader Matteo Salvini

Federica Epis - Facebook

Così parlò Matteo Salvini, il leader del Carroccio: “Tieni duro Fede, cercano di tapparci la bocca ma non ci riusciranno. Conta su di me, sulla Lega e sui tuoi concittadini”. Messaggio (virtuale) di solidarietà anche dal lìder màximo della Lega nazionale: il tema è la condanna per discriminazione della giovane Federica Epis, segretaria di partito a Orzinuovi.

E' accusata (in gergo) di condotta discriminatoria: il tribunale di Brescia l'ha infine condannata a risarcire (per 6000 euro) le cooperative K-Pax, Puerto Escondido e Asgi, che la Epis aveva direttamente attaccato pubblicando un post (sulla sua pagina Facebook) sul tema della gestione dell'accoglienza e dell'immigrazione.

“Sappiate che non ho paura e non sono per niente abbattuta – scrive la Epis a seguito della notizia della condanna –. Non ho fatto niente di male esprimendo come la penso, senza insultare nessuno, relativamente al cosiddetto servizio di accoglienza organizzato dal Governo italiano”.

“Se usare la parola clandestini su Facebook è considerato un atto discriminatorio – continua la segretaria del Carroccio di Orzinuovi – ne prendo atto, ma non posso che esprimere perplessità rispetto allo stato dei diritti di pensiero e di parola in questo Paese. Non mi sembra che una parola scritta, per scomoda che sia, possa in qualche modo operare una discriminazione nei fatti”.

Ma così è stato: il tribunale l'ha condannata per discriminazione. E dovrà anche pagare un risarcimento: 2000 euro a ciascuna cooperativa, che hanno già annunciato di volerli utilizzare per iniziative di sostegno dei migranti e dell'integrazione, e proprio a Orzinuovi.

La leghista Federica Epis contrattacca, e annuncia ricorso in appello: si vedrà. Intanto sono queste le motivazioni della condanna: le parole usate da Epis sono state giudicate “irridenti e sbeffeggianti”, “denigratorie e offensive”. Solidarietà diffusa da tantissimi esponenti del Carroccio.


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