Elezioni comunali 2017

Fascisti in consiglio comunale: caso nazionale, interviene il Ministero dell’Interno

A pochi giorni dalle elezioni amministrative il Ministero dell'Interno ha aperto un'inchiesta sull'elezione di tre rappresentanti del Partito Socialista Nazionale al consiglio comunale di Mura

Saluto romano dei militanti di Fascismo e Libertà

Fascisti su Marte? Niente affatto, fascisti su Mura. Il piccolo paese della Valsabbia si è guadagnato suo malgrado le pagine delle cronache locali e non: a seguito dell'ultima tornata elettorale (con la bellezza di 41 voti guadagnati sul “campo”) in consiglio comunale ci saranno anche tre rappresentanti del movimento Fascismo e Libertà, candidati per il Partito Socialista Nazionale.

Una cosa che a tratti fa sorridere, ma a tratti anche rabbrividire: per questo il Ministero dell’Interno ha aperto un'istruttoria sul caso. Il prefetto appena nominato Annunziato Vardè ha già inviato a Roma i dettagli della vicenda.

La candidatura di Mirko Poli (appunto, di Fascismo e Libertà) nel piccolo Mura fin dagli esordi è diventata un caso politico: sul tema è stata presentata anche un'interrogazione parlamentare a firma del deputato Luigi Lacquaniti, ex Sinistra Ecologia e Libertà e ora tra le file del Partito Democratico.

Proprio Lacquaniti mercoledì ha inviato una “lettera aperta” al prefetto di Brescia: “A pochi metri dal suo ufficio c'è Piazza della Loggia – scrive il deputato Pd – che riporta ancora i segni del culto della morte che fu, che è il fascismo. Vorrei che i nostri figli un giorno potessero studiarlo solo sui libri di scuola, come un incubo ormai rimosso dalla nostra storia”.

Non solo nel Bresciano lo sgradito ritorno del fascio littorio, o dei suoi derivati: anche a Sermide in consiglio comunale è stato eletto un rappresentante della lista “Fasci italiani del lavoro”, riconducibile anche in questo caso al movimento Fascismo e Libertà.


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