Politica

Dimissioni di massa, salta il Consiglio: il comune sarà commissariato

Chiusura anticipata per il mandato di Luigi Vezzoli a Capriolo: il Comune sarà commissariato fino alle prossime elezioni, già previste in primavera

Chiusura anticipata per l'amministrazione comunale di Capriolo, guidata dal sindaco leghista Luigi Vezzoli: a circa quattro mesi dalle elezioni ben sette consiglieri hanno presentato le loro dimissioni, facendo saltare il banco. Il Consiglio non ha più il numero legale per poter continuare. E dunque il paese sarà commissariato.

Un destino in larga parte già scritto, fin dalla fine dello scorso anno: quando si era dimesso il consigliere Andrea Salogni, della lista Capriolo Riparte, che di fatto con il suo voto teneva in piedi la traballante maggioranza. Ancora nel 2016 infatti tre consiglieri comunali, tra cui il vicesindaco, avevano lasciato il gruppo di governo.

Questi invece sono i sette consiglieri che lunedì mattina poco prima di mezzogiorno hanno presentato in massa le proprie dimissioni: Massimo Reccagni, Clemente Salogni e Carolina Zerbini del Gruppo civico, Amedeo Lunardi e Gianluca Ravelli di Insieme per Capriolo, Fabrizio Rigamonti di Forza Capriolo e Ovidio Brignoli, che aveva da poco sostituito Andrea Salogni, appunto dimesso nel dicembre scorso.

La cronaca politica degli ultimi giorni. Il 24 gennaio scorso era stato convocato il consiglio comunale per la surroga di Salogni e l'approvazione della variante al Pgt, poi bocciata. Polemiche a non finire, e un'altra convocazione: il Consiglio si sarebbe dovuto svolgere lunedì sera. Ma all'ordine del giorno non era stata inserita la mozione di sfiducia presentata invece dalle minoranze. E dunque a poche ore dalla seduta, sono arrivate le dimissioni di sette consiglieri.

“Negli ultimi anni l'operato del sindaco è stato caratterizzato da gravi errori – scrivono i dimissionari in una nota congiunta – Nessun miglioramento nei servizi per i cittadini, nessuna manutenzione. E senza maggioranza reale ormai da più di due anni”. Il sindaco Vezzola si definisce “sereno”, e comunque annuncia una sua prossima ricandidatura. 

Era stato eletto nel 2014, in ogni caso si andrà al voto in primavera. Non è l'unico Comune bresciano commissariato: ci sono anche Gavardo, dove il sindaco (già sospeso) la scorsa estate si è dimesso, e Berlingo, dove invece non si era raggiunto il quorum alle elezioni amministrative. Nel 2017 era stato commissariato anche Soiano, sul lago di Garda, ma il paese è già tornato al voto la scorsa primavera. 


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