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Dante e De Andrè: "Il sogno...inferno" in scena all'auditorium Celesti di Desenzano

Cosa hanno in comune Dante e De Andrè? Entrambi parlano dell’uomo, ne definiscono i contorni, le sfaccettature, le debolezze, i vizi, ma  anche le virtù, il vigore, le emozioni. E così Ninè Ingiulla nel suo recital spettacolo riesce a fare convivere la sublime poesia musicale dell’Alighieri con la poesia musicata di De Andrè. 

Uno strano incontro tra due artisti vissuti a distanza di secoli l’uno dall’altro, che hanno in comune la straordinaria capacità di svelare l’animo umano.Nelle opere di entrambi non ci sono storie di fate, di utopie, bensì il vizio e la virtù, la forza e la debolezza: l’uomo dunque che piange, che ride, che ricorda, che ha rimpianti e rimorsi, che odia  e che ama e che, nel Purgatorio, nutre la speranza di arrivare alla salvezza, come è nutrita dai personaggi di Fabrizio de Andrè.

Un evento a cui non si può mancare: due giovani grandi artisti trasformeranno in magia le opere monumenti dell’arte e della cultura del nostro paese.Ninè Ingiullla e il maestro Danilo Artale trasformeranno l’Auditorium Celesti di Desenzano in una dependance dell’inferno o nei carruggi di Genova.

Un grande spettacolo che aiuterà anche i grandi progetti della Fondazione Mike Bongiorno, con cui orgogliosamente CircumnavigArte torna a collaborare.


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