Affare milionario per l'ex lanificio Grignasco Garda, tra Villanuova e Gavardo: il piano di recupero prevede nuovi insediamenti commerciali al posto dei vecchi capannoni dismessi, e poi uffici privati e bar, parcheggi e varie opere di urbanizzazione. Il primo passo verso il completo recupero dei capannoni che fino agli anni '60 ospitavano più di 1200 operai. Lo scrive Bresciaoggi.

Una storia gloriosa, quella del lanificio: aperto addirittura nel 1891. Ormai abbandonato da anni, se non per il tentativo (fallito) del mercato coperto di Villanuova, da circa 5000 mq. Ma adesso si ricomincia: la prima conferenza dei servizi per la procedura di Vas, la Valutazione Ambientale Strategica, è stata fissata per il 27 marzo prossimo.

All'incontro sono stati invitati tutti i cosiddetti “enti territorialmente interessati”, e quindi Arpa e Ats, la Regione e la Provincia, la Comunità Montana della Valsabbia e i Comuni confinanti e non, da Puegnago a Sabbio Chiese, da Muscoline a Salò.

Del progetto si parlava da tempo. Qualche dettaglio: la superficie complessiva dell'ex Grignasco è di circa 46mila mq, l'intervento di recupero ne coinvolgerà quasi 23mila, di cui 19mila coperti. Di questi ne resteranno 14mila ancora “vuoti”, nell'ottica di una progettazione a lungo termine.

Questo quello che invece dovrebbe partire (se tutto va bene) entro la fine dell'anno: un supermercato da 2180 mq, un'attività commerciale non alimentare da 2000 mq, un'attività di commercio di beni ingombranti a consegna differita (1450 mq), negozi di vicinato (910 mq), uffici privati (2000 mq), pubblici esercizi (170 mq).

Tra le opere di urbanizzazione previste (oltre a quelle primarie: acquedotto e fognature, strade e illuminazione) la società proponente (la Rialto Due di Crema) dovrà realizzare anche la nuova pensilina degli autobus, e riqualificare la rotatoria di Bostone e il percorso ciclopedonale che da Villanuova porta fino a Sopraponte.

Non è dato sapere quale sarà l'investimento complessivo: si parla comunque di parecchi milioni di euro. Ai due Comuni coinvolti, appunto Villanuova e Gavardo, spetteranno anche non pochi oneri economici. Quelli di urbanizzazione in gran parte a Villanuova, in tutto circa 220mila.

Anche se il conto preciso andrà fatto con lo scomputo generale delle opere da realizzare. Ancora più elevati di standard di qualità, derivati dal cambio di destinazione di circa 7000 mq di area, da artigianale-produttiva a commerciale: 90mila euro a Gavardo, 360mila a Villanuova.