Forse davvero la fine della crisi per la Gefran di Provaglio d'Iseo, azienda bresciana aperta da quasi mezzo secolo e leader nella progettazione di sistemi e componenti per l'automazione e il controllo dei processi industriali, lavorando in tutto il mondo nel campo dell'alta tecnologia e dei micro-componenti.

Ad oggi conta più di 700 dipendenti, e in tutto circa 900 “collaboratori”, con tre sedi operative: due nel Bresciano e una in provincia di Varese. La fine di un incubo: Gefran ha comunicato i risultati preliminari del 2016, periodo chiuso con un fatturato di oltre 119 milioni di euro, ben oltre le stime previste dalla dirigenza.

La marginalità ha superato il 9% in seguito alla ristrutturazione operata nel gruppo lo scorso anno: come da copione, ristrutturazione fa rima con licenziamenti, e nel corso del 2016 si contano circa una sessantina di esuberi.

I dati definitivi saranno approvati il 9 marzo prossimo, in occasione del bilancio. Altra nota positiva: a fine 2016 l'indebitamento netto del gruppo era sceso a circa 12 milioni di euro, rispetto ai 24,88 milioni di inizio anno.