Economia

Maxi-ampliamento da 15 milioni di euro per la Omr di Rezzato

In arrivo nuovi posti di lavoro: entro il prossimo anno sarà operativo l'insediamento produttivo da oltre 25mila metri quadrati, e più di 15 milioni di euro di investimenti

Lo stabilimento di Rezzato — Fonte: Omrautomotive.com

La Omr di Rezzato annuncia un maxi-ampliamento da oltre 25mila metri quadrati: circa 19mila il nuovo insediamento produttivo, altri 6mila mq per un centro direzionale. Tutto verrà realizzato negli spazi adiacenti all'attuale quartier generale, appunto a Rezzato: per il via libera definitivo dal punto di vista burocratico, come scrive il Giornale di Brescia, ci sono voluti quasi tre anni.

Adesso ci potrebbe volere poco più di un anno per vederlo operativo, giusto in tempo per i primi 100 anni di attività dell'azienda specializzata nella produzione di componenti per automotive, con un fatturato da oltre 600 milioni di euro e più di 3000 dipendenti occupati in Italia e all'estero. Il gruppo è guidato da Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia.

Ci vorranno circa 15 milioni di euro per realizzare l'ampliamento. Per l'azienda è una necessità pratica: si prevede un aumento della produzione dal 10 al 15%, anche grazie all'arrivo di commesse importanti da parte di Ferrari, Maserati e Chrysler.

L'ampliamento produttivo porterà inevitabilmente anche nuovi posti di lavoro (anche se in merito i dettagli al momento non sono ancora stati svelati).

La storia di Omr, Officine Meccaniche Rezzatesi, comincia da lontano, appunto dal 1919. La società viene fondata con il nome di F.lli Tirini, diventerà Omr dal 1955 specializzandosi in lavorazioni meccaniche per il settore dei veicoli industriali. Ad oggi il gruppo è un vero colosso, tra i leader mondiali nell'automotive.

Gli stabilimenti a marchio Omr si trovano a Rezzato, Modena, Atessa (in Svizzera) e a San Felice sul Panaro, dove è attiva una fonderia. Il gruppo controlla anche i marchi Mariani, Fmb, Intercar, Tecnodelta, Hpe-Coxa e Lab-Id. All'estero sono attivi insediamenti produttivi in Brasile, India, Cina, Marocco e in Nord America, a Indianapolis Usa.


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