Economia

Il Consiglio di Stato conferma la maxi multa per A2A

A2A e Asmea dovranno versare una quota pari a 140 milioni di euro, nel mirino anche Eni (260 milioni). Il Garante della Concorrenza e del Mercato ritiene "pratica commerciale scorretta" la campagna pubblicitaria relativa al 'prezzo fisso e bloccato' e alla 'tariffa bioraria'

Il Consiglio di Stato dell’Antitrust ha confermato le maxi multe milionarie alle varie multi utility del settore energetico accusate di aver effettuato e reiterato “pratiche commerciali scorrette”. Il Garante della Concorrenza e del Mercato contesta infatti la promozione dei servizi attraverso campagne pubblicitarie ingannevoli, con offerte di energia elettrica e gas a prezzo fisso, bloccato o ‘certo’ e con offerte di promozioni a ‘energia bioraria’. A2A e Asmea dovranno pagare 140milioni di euro, Eni 260milioni, Asm Energia e Ambiente 110milioni, E.On Energia 100milioni.

Secondo le accuse del Garante, l’offerta pubblicizzata avrebbe indicato il blocco reale del prezzo di vendita dell’energia e del prezzo di vendita del gas, mentre in realtà sarebbe stata solo una delle due componenti a mantenere stabile il costo al consumo. Anche per quanto riguarda l’energia bioraria l’effettiva diminuzione del prezzo sarebbe stata invece segnalata in modo anomale, senza le specifiche richieste e concretamente utili al consumatore finale, ad esempio le consuete fasce ‘serali’, ‘notturne’ o ‘festive’.

A2A e Asmea avevano provato il ricorso al Tar del Lazio, prontamente respinto a causa dell’evidente “carenza informativa in cui si è trovato il consumatore”. La società è dunque rea di “non aver configurato in termini più chiari il messaggio pubblicitario”.


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