Economia

Brescia: tra febbraio e maggio 2013 persi 6.000 posti di lavoro

Il dato, proiettato sull'intera annata, equivale a una perdita di 16 posti lavoro giornalieri

E' drammatico il quadro dell'economia bresciana che viene dipinto dai dati del Sistema Informativo Excelsior, che tra il 28 gennaio e il 23 maggio ha effettuato un monitoraggio capillare sull'imprese dei servizi e dell'industria privata.

In provincia, i licenziamenti o i mancati rinnovi di contratto sono stati in tutto 19.350, mentre i  nuovi assunti si sono fermati a quota 13.450: un saldo negativo di poco inferiore alle 6.000 unità. Proiettato sull'intero 2013, significa una perdita di 16 posti di lavoro al giorno.

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A livello nazionale, invece, sono invece 750 mila le assunzioni complessive previste dalle imprese, che non riusciranno a compensare il quasi milione di uscite, tra pensionamenti, licenziamenti e cessazioni.

Nonostante la crisi "con una riduzione del Pil prevista intorno al 2%" per quest'anno i dati Excelsior "dimostrano come le aziende stiano cercando di mantenere mano d'opera" visto che la riduzione occupazionale registrata "equivale più o meno a un calo dell'1%", ha commentato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini.

Il ministro ha aggiunto come ci siano aziende "che stanno crescendo, come quelle orientate all'export". Ottimismo fuori luogo?


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