Economia

Le Industrie Saleri cambiano passo e tornano a produrre utili

Il bilancio 2017, approvato pochi giorni fa, si è chiuso con il segno positivo, con un risultato netto di un milione e mezzo di euro. Siglato l'accordo con le banche e le società di leasing

Come promesso, e anticipato, dai vertici aziendali, il 2017 si è chiuso positivamente per il gruppo Industrie Saleri Italo di Lumezzane. Il bilancio dell'annata andata in archivio, presentato nei giorni scorsi, lascia pochi dubbi: l'azienda, che produce pompe ad acqua e sistemi di raffreddamento per il comparto dell'automotiveha fatto registrare un risultato netto di un milione e mezzo di euro.

Un deciso cambio di passo rispetto al 2016, che si era chiuso con il segno meno accanto alla voce utile di esercizio: la perdita registrata era di circa 4, 7 milioni. Il ritorno del segno più si deve, stando a quanto riferito al Giornale di Brescia dal presidente Basilio Saleri, alle scelte strategiche effettuate qualche anno fa. 

L'azienda ha deciso di puntare tutto sull'innovazione e sulle attività di ricerca e sviluppo, migliorando l'efficenza e la flessibilità dei propri impianti. Per il nuovo piano industriale erano stati investiti 80 milioni di euro ed era stato assunto nuovo personale: la forza lavoro del gruppo supera ora i 400 addetti.  L'entrata in regime dei nuovi impianti ha quindi portato a un metto miglioramento dell'efficenza operativa.

Non è tutto: pochi giorni fa il presidente del gruppo ha siglato un nuovo accordo d'intesa con le banche e le società di leasing, che prevede un'uniformazione dei tassi d'interesse applicati e una rimodulazione dei piani di ammortamento dei finanziamenti a medio-lungo termine, in base ai flussi di cassa generati dal piano industriale.

Una crescita che continuerà anche nel 2018, anche se il bilancio del prossimo anno sarà inevitabilmente influenzato dalle conseguenze dell'incendio che lo scorso gennaio ha distrutto uno dei tre stabilimenti di via Ruca. Un evento che porta a prevedere una diminuzione del margine industriale, anche se l'azienda ha praticamente già recuperato l'intera capacità produttiva (circa il 95% delle potenzialità).


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