Economia

Il Consorzio Valtenesi celebra il suo record: 1000 ettari di vigne e 4,6 milioni di bottiglie

Presentati a Brescia i dati del Consorzio Valtenesi, con sede a Puegnago del Garda: nel 2018 prodotte 4,6 milioni di bottiglie, il fatturato aggregato sfiora i 23 milioni di euro

Il Consorzio Valtenesi celebra un'annata da record, che conferma la crescita inarrestabile degli ultimi anni, e rilancia le sfide in arrivo nel 2019: la prima su tutte sarà il déblocage di San Valentino, l'anteprima ufficiale del Chiaretto 2018 in programma giovedì 14 febbraio al Museo Diocesano di Brescia. Il millesimo dello scorso anno, come da disciplinare, sarà infatti “liberato” sul mercato a partire dal giorno di San Valentino.

I numeri del Consorzio

E intanto proprio da Brescia, solo pochi giorni fa all'osteria La Grotta, il presidente del Consorzio Alessandro Luzzago ha annunciato le “sinergie in rosa” per un 2019 di “nuovi successi”. A cominciare dai numeri: sono 96 gli associati da Villanuova a Lonato, da Salò a San Martino. Tutti insieme valgono una produzione certificata di 4,6 milioni di bottiglie, con un fatturato aggregato (e stimato) in circa 23 milioni di euro.

“Obiettivo primario rimane la ricerca a tutto campo di sinergie – si legge in una nota del Consorzio – come il Patto di promozione unitaria sottoscritto lo scorso anno con i consorzi di tutela di quattro grandi rosati Doc italiani da uve autoctone, il Chiaretto di Bardolino, il Cerasuolo d'Abruzzo, il Castel Del Monte e il Salice Salentino dalla Puglia”. Una collaborazione che si è ampliata a fine anno con l'ingresso del consorzio del Cirò, in occasione del Merano Wine Festival.

Un grande progetto italiano

E non finisce qui: il 31 gennaio scorso a Roma il presidente Luzzago ha inaugurato la lunga stagione dei lavori per dare vita all'Istituto del Vino Rosa Italiano. “Un progetto – spiega Luzzago – che auspichiamo finalizzato non solo alla mera attività promozionale, quanto a un'autentica crescita culturale e alla ricerca sulla tradizione dei grandi rosati italiani”.

Il bilancio dell'anno appena concluso racconta anche della conquista dei Tre Bicchieri, nella guida del Gambero Rosso, da parte del Valtenesi Chiaretto Molmenti (del 2015) dell'azienda Costaripa di Moniga del Garda: “Ci riempie d'orgoglio – continua Luzzago – che sia stato un Valtenesi il primo rosé ad ottenere il più importante riconoscimento del mondo del vino italino”.

E il futuro? Nuove e importanti opportunità potrebbero arrivare a seguito del recentissimo endorsement di Wine Enthusiast, la seconda rivista americana dedicata all'enologia, che ha decretato il lago di Garda come l'unica area italiana nella classifica delle dieci “Top Wine Destination” del mondo. “Stiamo lavorando anche su questo fronte – conclude Luzzago – con Lugana, Custoza e Bardolino, per sfruttare congiuntamente la grande occasione di visibilità offerta dalla prestigiosa testata Usa. Anche in questa occasione puntiamo a metterci in relazione con altre realtà contigue, per fare sinergia nel nome di una promozione più forte e articolata”.

La vendemmia del 2018

Infine alcuni dati sulla vendemmia. La raccolta del 2018 si è conclusa con una crescita del 30% sull'anno precedente, e del 10% sulla media storica. Il Consorzio Valtenesi vale in tutto più di  un migliaio di ettari, di cui più di 800 destinati alla produzione di uve a bacca nera per Chiaretto e rossi. La produzione di uva Doc è pari a 50mila quintali l'anno, con 32mila ettolitri di vino e 4,6 milioni di bottiglie: di queste, sono quasi 3 milioni e mezzo quelle immesse sul mercato con la Denominazione di origine controllata. 


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