"Leonessa addio": sono bresciani i veri migranti, ogni anno se ne vanno in 4mila
Quasi ottomila in più in soli due anni: tanti sono i bresciani (soprattutto giovani) che hanno deciso di lasciare la città e la provincia per andare a vivere all'estero
Quasi ottomila in più in soli due anni, praticamente come se fosse emigrato (e si fosse “svuotato”) un intero paese di medie dimensioni, per intenderci come Prevalle, Salò o Sirmione: e più del doppio rispetto alla media nazionale, che si attesta intorno a una crescita del 2,8% rispetto alla media media “nostrana” che raggiunge il 7,3%. Sono questi i numeri dei bresciani che hanno deciso di andarsene all'estero, insomma di emigrare: lo scrive Bresciaoggi pubblicando i dati raccolti nel “Rapporto italiani del mondo” della Fondazione Migrantes.
I bresciani che risiedono all'estero, e che dunque sono iscritti all'Aire – l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero – hanno superato la soglia delle 45mila unità: sono 45.008 per la precisione, al primo gennaio di quest'anno, ben oltre i 41.933 del gennaio scorso, e ben oltre i circa 38mila del gennaio del 2016.
Anche il dato percentuale sulla crescita degli “espatri” è parecchio significativo: più 7,3% di migranti bresciani rispetto allo scorso anno. Solo a Brescia sono in tutto quasi 7.500 persone, che incidono al 3,8% sul totale dei residenti in città (che ad oggi sfiorano i 197mila).
Le fasce d'età dei bresciani emigrati
La “torta” è divisa in classi pressoché equivalenti, e praticamente è invariata rispetto al dato del 2017. Gli unici aumenti sensibili sono riscontrati nelle percentuali dei giovani e giovanissimi, +0,3% per gli under 17 e +0,5% per quelli di età compresa tra i 17 e i 34 anni. Nel dettaglio, gli iscritti all'Aire fino ai 17 anni sono il 21,8%, stessa identica percentuale per quelli tra i 17 e i 34, sono invece il 23,1% (in lievissimo calo) quelli di età compresa tra i 35 e i 49 anni, il 17,6% dai 50 ai 64 anni, il 15,7% gli over 65.
Ma quanti sono gli italiani emigrati nel mondo? Ad oggi, quelli registrati sono poco più di 5 milioni, numero che in pratica corrisponde agli immigrati regolari sul suolo nazionale (con un rapporto quasi di uno a uno). Ma nella storia degli ultimo secolo di emigrazione si conterebbero quasi 30 milioni di italiani che hanno lasciato il Belpaese, per cercare lavoro o fortuna all'estero.
E' interessante analizzare anche un altro dato interessante emerso in questi giorni, e anticipato dall'Istat nei giorni in cui si organizza per il nuovo censimento. Per la prima volta da sempre, dal giorno dell'Unità d'Italia e non solo, ci sono più over 60 che under 30: un sorpasso minimo, il 28,7% contro il 28,4%, ma impensabile solo 50 anni fa, quando il rapporto era 47,5% di under 30 e il 13,9% di over 60. In gergo scientifico si chiama “inverno demografico”: e non è più solo alle porte, ci siamo dentro in pieno.