Economia

Valsabbina, odissea senza fine: in 3 mesi "bruciati" più di 335 milioni

Le azioni della banca Valsabbina al minimo storico: valevano 14 euro, ora quasi 10 di meno. In tre mesi si sarebbero "bruciati" più 335 milioni di euro. Ma adesso qualcuno comincia a comprare

L'odissea azionaria della banca Valsabbina è tutt'altro che conclusa. Le azioni, messe sul mercato Hi-Mtf solo pochi mesi, sono letteralmente crollate: valevano 14 euro, poi 11 e qualcosa a fine luglio, meno di 9 euro a Ferragosto, meno di 6 euro al 23 settembre.

E ora la quotazione più bassa di sempre: 4 euro e 60 centesimi. Talmente bassa che il boom delle vendite potrebbe cominciare a placarsi: se infatti un mese fa si vendevano circa 1 milioni di azioni, adesso sul mercato ce ne sarebbero “solo” 250mila. Lo scrive il Giornale di Brescia.

Ci sarebbero pure 70mila nuovi acquirenti: segno che, a questo prezzo, le azioni della Valsabbina tornano ad essere appetibili. Certo per soci e risparmiatori è stata una bella botta: il titolo della banca ha perso quasi 10 euro dal suo lancio, quasi il 70% in meno.

Il conto economico fa ancora più effetto: a fine luglio le azioni della Valsabbina valevano circa mezzo miliardo di euro. Con la quotazione di oggi valgono 165 milioni: in gergo, sarebbero stati “bruciati” 335 milioni di euro.

E ci sarebbero pure un centinaio di azionisti sul piede di guerra, pronti addirittura – come ha rivelato lo studio legale Zanvettorbruschi – a procedere con un'azione legale di risarcimento. Ma per la stessa banca si tratterebbero di “dichiarazioni lesive”, che “alimentano speculazioni”, al limite dell'ipotesi dei reati di “diffamazione e aggiotaggio”.


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