Economia

Crollo azionario Valsabbina: "Centinaia di clienti pronti a far causa". Ma la banca smentisce: "Speculazioni"

L'annuncio dell'azione collettiva è stato dato dallo Studio Legale Zanvettorbruschi. La risposta di Banca Valsabbina: "Si alimentano speculazioni, abbiamo dato incarico ai nostri legali di tutelare la reputazione dell'istituto"

Prime azioni legali da parte di clienti della Banca Valsabbina, dopo il fragoroso crollo delle azioni registrato nell'arco di pochi mesi, fino all’allarme rosso (meno 68%) a cui si è arrivati negli ultimi giorni.

Ad annunciarlo è lo Studio Legale Associato Zanvettorbruschi, che ha reso noto di essere stato contattato da diversi investitori in cerca giustizia: “Hanno ricevuto la notizia poche ore fa dell’ulteriore crollo delle azioni che, soltanto oggi, si sono rilevate titoli altamente rischiosi”, scrive in un comunicato il pool di avvocati con sede a Brescia, Treviso, Roma e Udine, specializzato da anni nell’ambito del diritto bancario e della tutela degli investitori.

“Abbiamo già raccolto un centinaio di mandati da investitori della Valsabbina - continuano i legali -, che non erano al corrente della volatilità del prodotto, pensando, invece, di avere accantonato i propri risparmi di una vita in prodotti sicuri al pari dei Bot e che, ora, intendono procedere per l’azione di risarcimento, nell’ipotesi in cui venissero confermate le violazioni di legge”.

"L'azione legale partirà all'esito della verifica di tutta la documentazione, e sarà finalizzata a tutelare i risparmi dei correntisti e dei soci azionisti che si trovano lesi dalla gravissima minusvalenza subita dalle azioni", scrive ancora lo Studio Legale, secondo il quale sarebbero già pronte anche le dovute segnalazioni alle Autority di Vigilanza, "se dall'analisi dei titoli emergerà l’illegalità dell'operato nei confronti degli investitori".

La risposta di Banca Valsabbina non si è fatta attendere, e annuncia che si tutelerà anche a livello legale: "Riteniamo il contenuto delle dichiarazioni dello Studio Zanvettorbruschi altamente lesive - si legge in un comunicato -. Ricordiamo che la Banca è un emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico ai sensi del regolamento Consob 11971/1999. Peraltro, dal mese di luglio scorso, le nostre azioni sono quotate sul mercato HI-MTF. Bisogna pertanto prestare molta attenzione nel fare queste affermazioni, che alimentano speculazioni danneggiando i nostri soci. Abbiamo dato incarico ai nostri legali, in sede civile e penale, per tutelare la reputazione della Banca e per valutare se si possano ipotizzare i reati di diffamazione e aggiotaggio".

Per quanto riguarda il crac azionario, viene invece rigettato ogni allarmismo: "Questo è quello che voglio dire ai soci, agli azionisti - ha dichiarato il presidente Renato Barbieri -. Non vendete se non avete assoluta necessità: siamo un istituto solido, con numeri positivi (qui info sul patrimonio attuale)".

Lo Studio Legale Zanvettorbruschi però tira dritto: "Stiamo già raccogliendo le adesioni e i documenti dei correntisti interessati all'azione collettiva, il cui avvio si prospetta entro il prossimo mese".