Economia

Un affare da 1300 dipendenti: azienda bresciana venduta per 50 milioni di euro

Il via libera dell'antitrust ha definitivamente "sganciato" l'acquisizione della Redaelli Tecna da parte degli austriaci della Teufelberger: un affare da 50 milioni di euro, nasce un colosso da 1300 dipendenti

Affare milionario tra Valtrompia e hinterland: shopping austriaco in terra bresciana. L'azienda Teufelberger, spacialista nella produzione di funi d'acciaio e cavi in fibra, a seguito del via libera dell'Antitrust ha potuto così concludere l'acquisizione del gruppo (anche) bresciano di Redaelli Tecna. L'investimento supera i 50 milioni di euro.

Ne nasce un piccolo “colosso”: l'acquisizione mette insieme due grandi aziende di settore, dando vita a uno dei principali produttori di funi al mondo, con 1300 dipendenti e un fatturato aggregato (dati aggiornati al 2016) di 240 milioni di euro.

“Siamo convinti che le nostre aziende si completano l'un l'altra, perfettamente – ha detto Florian Teufelberger – Due grandi aziende che hanno creato un'entita corporate senza confronti, destinata a diventare leader del mercato globale”.

Anche la Redaelli Tecna vanta una storia gloriosa: la prima fucina dei fratelli Redaelli (Giuseppe e Pietro) venne aperta addirittura nel 1819. La società viene invece legalmente costitutita qualche decennio dopo, nell'aprile del 1870. Dal 2008 l'azienda è di proprietà russa.

Sul tema delle funi di grandi dimensioni, la Redaelli ha vinto il Guinnes World Record per tre volte consecutive: nell'ultimo caso, per una “Flexpack” lunga 4 chilometri e pesante più di 430 tonnellate, meritandosi il recordi di “World's Heaviest Rope”, corda più pesante al mondo.

Ad oggi Redaelli Tecna conta circa 330 dipendenti, la maggior parte nel Bresciano (sono 180 solo nello stabilimento di Gardone Valtrompia), dove non manca nemmeno un centro logistico (a Castegnato). Acque agitate: proprio a Gardone gli operai ancora aspettano il rinnovo del contratto integrativo, fermo da più di tre anni.


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