Economia

Buco da 40 milioni di euro, 190 operai a rischio: forse c’è un acquirente

Azienda tessile (foto di repertorio)

C’è forse una luce in fondo al tunnel per la Boglioli Spa di Gambara, una delle aziende di moda più conosciute della Lombardia, dove sono a rischio 190 dipendenti (in gran parte donne) attualmente in Cassa Integrazione Straordinaria. 

La ditta è controllata dal fondo italiano Wise, attivo nel mondo dell’abbigliamento. Dopo l’incontro in Regione, a cui hanno partecipato anche Provincia e Filctem Brescia, la proprietà ha comunicato che ci sarebbe un interlocutore interessato all’acquisto, al momento non meglio specificato (si aspetta il prossimo incontro, quando sarà a disposizione anche il piano industriale).

Oltre a ricorrere alla Cigs, l’azienda ha fatto richiesta in bianco di ammissione al concordato preventivo o, in alternativa, di poter ristrutturare il debito. I numeri parlano da soli: il “buco” accertato arriverebbe a sfiorare i 40 milioni di euro. Ci sono le perdite di bilancio (oltre 28 milioni) a cui vanno aggiunte quelle pregresse, quasi 11 milioni. E poi ci sono i debiti, oltre 26 milioni di euro che sarebbero da versare a banche e fornitori.

L'azienda ora è nelle mani del commissario nominato dal tribunale, il bresciano Matteo Brangi, a seguito di richiesta di concordato. Fondata nel 1973, è specializzata nella confezione in serie di abbigliamento esterno. Il marchio è noto a livello internazionale: non manca nemmeno una boutique nella capitale della moda, a Milano.

Nonostante il fatturato abbia tenuto (oltre i 24 milioni di euro nel 2015), il “profondo rosso” non è mai stato recuperato. Secondo quanto riportato da reportaziende.it, a fronte di un patrimonio netto di 24 milioni e mezzo di euro, la passività supererebbe i 52 milioni e 650mila.


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