Cucina

Una pizza tutta da gustare: le migliori pizzerie bresciane secondo Slow Food

La guida Slow Food alla pizza "slow": da gustare e assaporare. In tutto sono 8 le pizzerie tra città e provincia che si sono meritate una menzione, su 386 indirizzi in tutta la penisola

Celebrare la pizza “slow”, quella vera, per dimenticare in fretta quella “fast”. Nasce così il volume “Pizza. Una grande tradizione italiana”, pubblicato lo scorso ottobre da Slow Food: 352 pagine e 386 indirizzi “dove mangiare una buona pizza”, sparsi in tutta la penisola.

Al lungo elenco non mancano i locali bresciani. Sono una piccola quota, in realtà sono solo 8: e manco farlo apposta, i “prescelti” dalla guida Slow Food vanno a comporre un mix perfetto tra le recensioni e le valutazioni degli esperti e i commenti più social, Tripadvisor compreso.

Tradizione e modernità: la pizza, scrive Marino Niola, come “una risposta democratica e sostenibile al bisogno di sfamarsi”. Ma ecco l'elenco completo dei locali bresciani.

I locali bresciani citati nella guida Slow Food: a Brescia le pizzerie Manuno, L'Ottavo Nano e la Serenella, in provincia la pizzeria Vesuvio di Desenzano (perlopiù d'asporto) e Il Ciclone di Sirmione sul Garda, La Cascina dei Sapori a Rezzato, il Chiar de Luna a Sarezzo e Il Fienile a Palazzolo sull'Oglio.

Insomma, viva la pizza. “Pochi cibi sono ecocompatibili come la pizza – scrive ancora Marino Niola parlando di Slow Food – in grado di soddisfare insieme le esigenze del gusto e quelle del benessere, a costi accessibili a tutti e senza pesare troppo sulle risorse del pianeta”.


Si parla di