Meccanici esperti, ma al servizio della criminalità: due arresti sul Sebino. In manette ci sono finiti un italiano di 39 anni, già noto alle forze dell'ordine per ricettazione e riciclaggio, e un marocchino di 45, regolare in Italia e incensurato. Il primo è stato accompagnato in carcere, il secondo è ai domiciliari.

Sono stati beccati in flagranza di reato dagli agenti della Polizia Stradale di Iseo mentre stavano letteralmente smontando, pezzo dopo pezzo, una costosa Range Rover che è poi risultato rubato a gennaio, in provincia di Bergamo. Ogni pezzo utile sarebbe poi stato venduto illegalmente.

C'era solo una macchina nel capannone di Zone in cui i due sono stati trovati: intestato ad un amico del bresciano pregiudicato, che però risulterebbe completamente estraneo alla vicenda. Gliel'avrebbe semplicemente “prestato”, senza sapere cosa il suo amico vi avrebbe fatto all'interno.

Dell'automobile ormai era rimasto poco, pochissimo: parti del motore e della carrozzeria, le ruote. Il resto era già stato in ampia parte smontato, dai sedili ai pezzi interni, finestrini, specchietti e volante. Parti pregiate che sarebbero state vendue illegalmente.

Le indagini sono soltanto all'inizio. Non si esclude infatti che i due facciano parte di una “filiera” ben organizzato, che nel suo “percorso” comprenda appunto il furto d'auto, lo smontaggio dei pezzi da vendere, la ricettazione degli stessi.

Come detto, nel capannone di Zone è stata trovata solo la Range Rover ormai completamente smontata. Non si tratterebbe dunque di un magazzino, ma solo di un'officina: qui a quanto pare arriverebbero le auto da smontare e da rivendere a "pezzi", una alla volta.