Cronaca

Minacce di morte con una testa di pecora mozzata: "Farai la stessa fine"

Minaccia di stampo mafioso nel cuore della Valsabbia: al comandante della Forestale di Vobarno, Cesare Scatamacchia, è stata recapitata la testa mozzata di una pecora

La testa era avvolta in un lenzuolo sporco di sangue (foto d’archivio)

Minaccia mafiosa nel cuore della Valsabbia: il comandante della Forestale di Vobarno, Cesare Scatamacchia, è stato minacciato di morte con un gesto che ricorda le intimidazioni di cosa nostra, 'ndrangheta e affini. Appena fuori dal paese, tra le frazioni di Degnagna e di Eno, martedì scorso è stata ritrovata la testa mozzata di una pecora, avvolta in un lenzuolo intriso di sangue.

In allegato, un messaggio a dir poco inquietante: “Farai la stessa fine, Cesare”. Una minaccia bella e buona, su cui indagano i carabinieri e appunto anche gli uomini della Forestale. A trovare il macabro messaggio un residente della zona, che ha poi avvisato le forze dell'ordine.

Mai si era vista una cosa del genere, in paese. Il comandante Scatamacchia si sarebbe detto consapevole dei rischi del mestiere, e quindi anche delle possibili minacce, ma allo stesso tempo tutt'altro che preoccupato.

Si indaga per risalire a chi potrebbe essere stato. Negli ultimi tempi la Forestale ha intensificato (e non poco) i controlli, da Vobarno a tutta la Valsabbia. Potrebbe trattarsi di un bracconiere, oppure qualcuno “beccato” per un reato ambientale, o per un abuso edilizio. Per il momento è soltanto un macabro mistero.


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