Cronaca

Investe e uccide il suo aggressore: si erano conosciuti a causa di una rissa

Un rapporto di amicizia che non è mai diventato una vera relazione sentimentale: questo era il vivere di Donatella Chiari e Agron Bashmeta. I due si erano conosciuti durante una rissa

Il luogo della tragedia (fonte: Youtube - bergamonews.it)

Si erano conosciuti a causa di una rissa, la notte di Santo Stefano di ormai una dozzina d'anni fa: in piazza a Chiari, dove tra i protagonisti c'era anche Agron Bashmeta, l'operaio albanese di 43 anni che ieri da aggressore è diventato vittima, ucciso involontariamente dall'auto della donna di cui era morbosamente innamorato, la 44enne Donatella Chiari.

Un'amicizia profonda (e niente di più, così assicura la donna) nata appunto per caso al termine di quella rissa in cui tra i coinvolti c'era anche Bashmeta. Donatella lavorava come agente di Polizia Locale, proprio a Chiari: vi rimarrà per altri quattro anni.

Divorziata, e con una figlia, lui invece sposato e con due figli: Bashmeta è in Italia dal 1995, qualche mese a Lecce e poi subito in provincia di Brescia, per lavorare. Non è la prima tragedia in famiglia: nel 2012 aveva perso il fratello Sherbet, morto a seguito di un infortunio sul lavoro nei cantieri della BreBeMi, a Calcio.

Agron faceva il carpentiere, Donatella lascia il pubblico per poi tornarci qualche anno dopo. Viene assunta all'Ufficio Tributi di Villongo, nella Bergamasca: il paese dove poi lunedì mattina si consumerà la tragedia. Da circa un anno è stata trasferita in biblioteca, a causa di un'inchiesta (indagini ancora in corso) in cui sarebbe stata accusata di essere una furbetta del cartellino.

Insieme ad una collega di Tavernole Bergamasca, le due donne sarebbero riuscite a manomettere il sistema informatico del Comune, così da poter inserire la loro presenza in municipio anche quando non c'erano, gonfiando così le ore di straordinario.

Intanto tra lei e Argon il rapporto continua. Non c'è nessuna relazione sentimentale, e forse è questo che lui non riesce ad accettare. Negli ultimi mesi la situazione precipita. Lui diventa minaccioso, la chiama a tutte le ore, tutti i giorni, addirittura solo pochi giorni fa l'avrebbe addirittura speronata con l'auto.

Lei è corsa dai carabinieri, ha chiesto aiuto (non sarebbe stata la prima volta) ma non avrebbe formalizzato la denuncia. I militari avrebbero comunque convocato il 43enne in caserma, per vederci più chiaro. Lunedì mattina va in scena l'ultimo e terribile atto.

Argon Bashmeta si presenta fuori dagli uffici di Villongo armato di coltello: la aggredisce, la minaccia. La donna cerca di scappare, salta sulla sua macchina (una Mercedes classe B) e cerca di fuggire. Lui si aggrappa allo specchietto, lei spaventata ingrana le retro sperando di fuggire.

Qui si consuma la tragedia: l'uomo viene travolto e ucciso dal peso della vettura. Ferite allo stomaco e al torace: è proprio Donatella Chiari ad allertare il 112, che invia immediatamente sul posto ambulanza e automedica. L'uomo viene rianimato per una ventina di minuti, purtroppo senza successo.

Niente da fare: troppo gravi le ferite riportate, la vita di Agron Bashmeta finisce qui. Tutto il paese accorre a vedere cosa sia successo, in piazza arriva anche il sindaco, poi i carabinieri, la polizia, giornalisti e televisioni. Donatella rimane per qualche minuto in silenzio, con il braccio fasciato: verrà accompagnata in ospedale ma solo per accertamenti. Il suo incubo è finito. Quello della famiglia di Agron invece è appena cominciato.


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