Cronaca

Imprenditore evade le tasse, la moglie e la mamma nascondono 300.000 euro

Blitz della Guardia di Finanza a margine dell'operazione Acquario, conclusa sul finire dello scorso anno: sequestrati altri 300mila euro alla famiglia di imprenditori accusati di far parte del giro di evasione da 30 milioni

Foto d'archivio

Fatture false, operazioni inesistenti, aziende fittizie: e una frode fiscale che è andata ben oltre i confini italiani. L'operazione Acquario della Guardia di Finanza si è conclusa sul finire dello scorso anno, smascherando un'infinità di società “cartiere”, funzionali solo alla produzione di fatture false per operazioni di vendita o acquisto mai portate a termine.

Un giro d'affari da 30 milioni di euro: questa sarebbe infatti l'evasione fiscale accertata al termine delle indagini. Soldi che da Brescia e dalla Valtrompia “giravano” fino all'Est Europa, Slovenia, Romania e Ungheria.

Tra gli indagati anche un imprenditore di Villa Carcina, il 42enne R.B.: pare avesse nascosto 700mila euro al fisco in alcune cassette di sicurezza di un istituto bancario di Lumezzane. Nel registro degli indagati ci erano finite poi anche la madre (A.F., 61 anni) e la moglie (C.S, 38 anni).

Erano state trovate in possesso delle chiavi di quelle cassette di sicurezza, e accusate di riciclaggio di denaro. L'ultimo blitz della Gdf ha invece portato al sequestro di quasi 300mila euro. Altri soldi, secondo gli inquirenti di provenienza illecita, ancora custoditi in cassette di sicurezza in banca.

A moglie e marito, e alla madre di lui, sono già stati bloccati tutti i conti correnti, congelati i beni, in attesa del processo. Ora anche l'ultimo “tesoro” nascosto è stato recuperato, e sequestrato: tra mamma e moglie nascondevano 281mila euro.


Si parla di