Cronaca

Prigioniero di guerra e imprenditore, muore a poche ore dalla Medaglia d'Onore

Avrebbe dovuto ricevere venerdì mattina la Medaglia d'Onore della presidenza della Repubblica: e invece il suo cuore si è fermato giovedì. Giovanni Noferi aveva 92 anni, sabato i funerali

La Medaglia d'Onore della Presidenza della Repubblica

Prigioniero di guerra, imprenditore in Valcamonica e da sempre impegnato nelle scuole a raccontare della barbarie del conflitto mondiale: si è spento a 92 anni, quando mancavano poche ore alla consegna della Medaglia d'Onore, da parte della presidenza della Repubblica.

Lo conoscevano tanti, in valle. Classe 1924, Giovanni Noferi era nato e cresciuto a San Giovanni Valdarno, provincia di Arezzo. A meno di 20 anni venne catturato dai tedeschi, e per due anni deportato nel campo di concentramento di Wietzendorf, noto all'epoca come Oflag 83.

Una volta libero tornò in Italia, e si fermò in Valcamonica: colpa o merito dell'amore, si sposò a Edolo. Negli anni a seguire aprì una tipografia a Darfo Boario Terme, poi si trasferì a Costa Volpino. Sabato mattina i funerali: lascia la moglie e tre figlie.

Si è sentito male giovedì mattina: intorno a mezzogiorno il suo cuore ha smesso di battere per sempre. Meno di 24 ore più tardi, venerdì mattina, avrebbe dovuto ricevere a Bergamo la Medaglia d'Onore del Presidente della Repubblica, un encomio ai sopravvissuti ai lager nazisti nei Giorni della Memoria.

Purtroppo il suo cuore non ha retto, così all'improvviso. Verrà ricordato, eccome. Per il suo lavoro, per le sue testimonianze di quegli anni terribili di prigionia. Collaborava con l'Anpi: per lungo tempo è stato ospite delle scuole della valle.

Parlava con gli studenti più grandi, incontri e conferenza: raccontava loro gli orrori della guerra, auspicando che mai si sarebbero dovuti ripetere. Per molti ragazzi era diventato un amico, altri lo chiamavano addirittura “nonno Giovanni”.


Si parla di