Cronaca

Ragazzo preso a bastonate dai ladri, madre sotto shock: “Viviamo nel terrore”

Ha provato a difendere la sua abitazione dai ladri ed è stato preso a bastonate in faccia: ora è steso in un letto del Civile di Brescia, dove ha subito un intervento chirurgico per ridurre la brutta frattura alla zigomo. La famiglia aveva giù subìto un furto

Giancarlo Armici - il coraggioso 30enne che ha difeso la sua abitazione dai ladri - è provato per l'operazione subita, ma sta bene. Il suo viso è ancora gonfio e pieno dei lividi lasciati dalle bastonate rimediate lunedì sera, quando alcuni malviventi hanno provato ad intrufolarsi nella casa in cui vive con i genitori, in via De Gasperi a Urago d'Oglio.

Una sequenza drammatica, un pestaggio violento che il giovane, ancora ricoverato nel reparto di chirurgia Maxillo-facciale dell'Ospedale Civile, non ha voglia di ripercorrere. A parlare è mamma Maria Rosa: "Adesso vivo nel terrore - esordisce la donna - ho rischiato di perdere mio figlio e mio marito, anche lui è stato colpito da una bastonata: fortunatamente al braccio e non al volto, come Giancarlo. Io non sono mai stata razzista, anzi ho sempre cercato di aiutare i più bisognosi, ma dopo quello che ci è successo è difficile non esserlo. Neanche tra le mura della propria casa si può stare tranquilli e se si prova a difendersi si rischia la vita".

Non è la prima volta che la famiglia Armici deve fare i conti con i ladri: "Abbiamo subìto un furto anche tempo fa, quella volta i malviventi sono entrati approfittando della nostra assenza. Quando sono rincasata ho trovato tutto in disordine, ogni stanza messa a soqquadro: si erano presi tutto l'oro che avevo. L'altra sera mio figlio Giancarlo ha sentito dei rumori sospetti e ha cercato di mettere in fuga i ladri urlandogli di andare via, poi è uscito sul balcone e se li è trovati di fronte."

È cominciata così una vera e propria colluttazione con due banditi, dal buio è spuntato un terzo, armato di bastone. Un colpo secco, violentissimo al volto di Giancarlo: il sangue scorre, i rumori fanno accorrere anche il padre che rimedia una bastonata sul braccio. I malviventi scappano, mentre Maria Rosa raggiunge il marito e il figlio e chiama i soccorsi. Il padre se la cava in poche ore, Giancarlo viene ricoverato e poi operato per ridurre la frattura alla zigomo.

 Nella stessa serata un'altra casa della zona viene svaligiata. Al risveglio Maria Rosa e tutto il paese devono fare i conti con la rabbia, la paura e l'impotenza. V'è chi accarezza l'idea di dotarsi di un'arma per difendersi, ma non Maria Rosa: "Sono contro la violenza e non terrei mai una pistola in casa, nemmeno dopo quello che è successo a mio figlio. È lo stato che deve difendere e tutelare i cittadini: servono più controlli." 


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