Cronaca

Il marito le dà fuoco, muore in ospedale con ustioni in tutto il corpo

Tragico epilogo per la 45enne Mina Safine, marocchina di Urago Mella: solo una settimana fa il marito le aveva dato fuoco in casa

Tragico epilogo per il tentato omicidio di Urago Mella: la 45enne Mina Safine non ce l'ha fatta, è morta in ospedale. Era ricoverata al Gaslini di Genova con profonde ustioni su tutto il corpo: secondo gli inquirenti, il marito 54enne Abderrahim Senbel le avrebbe dato fuoco in casa, e poi (forse pentito) avrebbe chiamato aiuto quando la donna era ancora avvolta dalle fiamme.

Per il 54enne di origini marocchine – così come la moglie – la storia invece è diverse: Safine si sarebbe data fuoco da sola, cercando di togliersi la vita. Gli accertamenti sono in corso, a cura dei carabinieri della stazione di Sant'Eustacchio con il supporto della Sezione investigativa scientifica, e il coordinamento della Procura.

Accusato di omicidio volontario

Ma dal punto di vista giudiziario i dubbi sono pochi: Senbel, inizialmente accusato di tentato omicidio, è ora indagato per omicidio volontario. Non è in carcere, ma in ospedale: è al Civile con varie ustioni alle mani e al volto. Non è in pericolo di vita. Ben più gravi le ferite riportate dalla donna, prima ricoverata a Brescia e poi trasferita a Genova, nel reparto Grandi ustionati.

Le fiamme al settimo piano

Non si è più ripresa, purtroppo. E' rimasta aggrappata alla vita per una settimana, ma domenica il suo cuore ha smesso di battere. Sarebbero stati i vicini di casa a dare l'allarme al 112, la sera del 20 settembre: i Vigili del Fuoco avrebbero poi visto le fiamme al settimo piano, ancora dalla strada, dal palazzo di Via Tiboni dove i due abitavano. Lei faceva la badante, lui lavorava come cameriere. Una coppia riservata, dicono i vicini, ma tranquilla: nessuno avrebbe mai immaginato potesse finire così.


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