Cronaca

Vendevano password di bancomat e carte di credito: sotto sequestro 21 siti web

Bloccati e oscurati ben 21 siti web: in vendita dati sensibili di centinaia di migliaia di utenti

Un supermercato virtuale di dati sensibili, password e accessi ai servizi di home banking, bancomat e carte di credito clonate pronti all'uso: la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro 21 siti web (già oscurati) che fornivano appunto materiale illecito previo pagamento in bitcoin, moneta virtuale non tracciabile e attiva ormai da quasi un decennio.

Tutti e 21 i siti internet operavano diffondendo illecitamente dati utili per compiere frodi informatiche di tipo patrimoniale: l'intricato ma purtroppo efficace meccanismo è stato smascherato dal Nucleo di Polizia Tributaria di Brescia, le indagini coordinate dalla Procura.

Il decreto di sequestro preventivo è stato notificato a 75 Internet Service Provider attivi in Italia. Indagini non facili: i domini web rendevano disponibile (per l'acquisto) un vastissimo numero di carte di credito clonate, credenziali per l'accesso a servizi di home banking di clienti di vari istituti bancari, le modalità da seguire per ottenere illecitamente denaro attraverso i circuiti di money transfer.

Tutto organizzato nei minimi dettagli, anche il pagamento virtuale con la moneta bitcoin. “La valuta bitcoin – scrive la Finanza in una nota – rappresenta ormai un'evoluzione delle tecniche criminali sulle reti elettroniche, in quanto con la stessa è possibile effettuare acquisti in maniera del tutto anonima”.

Non è stato invece possibile risalire, almeno al momento, ai “titolari” dei siti web già sequestrati, così come non è ancora chiaro quale sia l'organizzazione che gestiva il “giro”, né tantomeno come gli hacker abbiano fatto a recuperare i dati di centinaia di migliaia di utenti. L'operazione è stata denominata “All Black”.


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