Cronaca

Niente mutande e palpeggiamenti, chiesti 3 anni per uno psicologo

Psicologo bresciano a processo, accusato di violenza sessuale da parte di un ragazzo che all'epoca aveva 25 anni e problemi di dipendenza da alcol e droga. Il 20 febbraio la sentenza

Lo psicologo accusato di molestie sessuali nega ogni suo coinvolgimento, emotivo o carnale: anche al giudice avrebbe ribadito di aver eseguito solo terapia, soltanto terapia, con una tecnica particolare che prevede appunto il contatto fisico. L'ex medico dell'Asl in tribunale ha poi negato di aver mai masturbato il paziente che lo accusa.

Dopo l'acceso dibattimento di giovedì, la sentenza è attesa per il 20 febbraio prossimo. Gli episodi risalirebbero al 2007, in un ambulatorio di Travagliato in cui il medico (di cui non sono state rese note le generalità) lavorava per conto dell'allora Azienda Sanitaria Locale. In più occasioni avrebbe ricevuto un ragazzo di 25 anni, con problemi di dipendenza da alcol e droga.

Dopo qualche seduta il lavoro dello psicologo avrebbe cambiato improvvisamente rotta: il medico avrebbe proposto al suo paziente una forma di “training autogeno” particolare, durante il quale – ha spiegato la presunta vittima – i palpeggiamenti si sarebbero fatti sempre più spinti, in alcuni casi addirittura senza le mutande.

Superato una sorta di punto di non ritorno, il ragazzo ha lasciato la terapia. Ma solo sei anni dopo ha deciso di denunciare lo psicologo, a seguito di un confronto con un altro psicologo durante un altro percorso di recupero. Il medico accusato ovviamente nega: ha parlato di “contatti”, soprattutto con le mani, ma senza risvolti sessuali.

Per l'accusa e per gli avvocati della presunta vittima, che oggi ha 35 anni, il reato sarebbe evidente. In attesa della sentenza, che sarà appunto il 20 febbraio prossimo, il pubblico ministero ha chiesto tre anni di carcere per lo psicologo bresciano. Il medico è accusato di violenza sessuale aggravata dall'abuso di autorità.


Si parla di