Cronaca

Folle di gelosia, tenta di uccidere fidanzata e suocero: 10 anni di carcere

Condannato in primo grado Lorenzo Sulas, oggi 42 anni: circa un anno e mezzo fa accoltellò sia il suocero che la fidanzata. E' accusato di tentato omicidio, lesioni gravissime e minaccia aggravata

E' passato ormai più di un anno da quel raptus di follia che poteva andare anche peggio: era il 19 gennaio 2016. Quartiere Perlasca, Brescia: l'ennesimo litigio di una coppia che nemmeno all'apparenza poteva più sembrare normale. La donna che sentiva nell'aria che qualcosa non sarebbe andata per il verso giusto, tanto da aver già avvisato i genitori. L'uomo che invece reagisce come mai non aveva fatto prima, accoltella il suocero e poi anche la fidanzata.

Il protagonista di quel raptus, il 42enne Lorenzo Sulas, è stato condannato solo poche ore fa, in primo grado: 10 anni e 4 mesi di reclusione. Le accuse: tentato omicidio, lesioni gravissime e minaccia aggravata. Quella sera infatti, il genero perse per sempore l'occhio che gli fu ferito.

L'ennesima lite era cominciata dove spesso accadeva, in cucina. Volano parole pesanti, la fidanzata (allora 38enne) intorno alle 21 aveva avvisato i genitori, forse aveva chiesto loro di venirla a prendere. Sarebbe stata la gelosia a far scattare la sua rabbia incontrollata. E un'ora più tardi il litigio è ormai degenerato.

Sulas avrebbe tentato di accoltellare la compagna con un coltello da cucina, nel mezzo si sarebbe messo il suocero, per difendere disperatamente la figlia. E qui era stato colpito, forse più volte, venne colpito al volto e infine perse pure un occhio.

Non andò meglio alla figlia. Una volta “liberatosi” del suocero, Lorenzo Sulas avrebbe scatenato la sua ira sulla fidanzata 38enne. Venne colpita all'addome, una ferita profonda e che quasi le costò la vita: venne salvata appena in tempo, ricoverata d'urgenza in ospedale.

Allarmati dalle urla e dal frastuono, furono i vicini di casa a chiamare le forze dell'ordine. Sul posto l'intervento degli uomini della Questura: Lorenzo Sulas venne ritrovato in bagno mentre ancora cercava di pulirsi dal sangue, dalle mani e dai vestiti.

I poliziotti si sono avventati su di lui, che in qualche modo avrebbe pure cercato di opporre resistenza, fino alle minacce verbali (anche di morte). Venne trascinato a fatica fuori dall'appartamento, e ovviamente arrestato. Adesso la condanna, in primo grado, per tentato omicidio: 10 anni e 4 mesi. E non è finita.


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