Cronaca

Troppe multe, prendono a sassate la telecamera al semaforo e scappano

Un blitz nella notte per danneggiare il rilevatore al semaforo: la Polizia Locale annuncia che presto sarà individuato il colpevole

Fuori uso il rilevatore elettronico di infrazioni semaforiche dell'incrocio di Viadana a Calvisano: un paio di notti fa ignoti l'hanno preso a sassate, per metterlo ko. Un blitz che ovviamente non è passato inosservato alle forze dell'ordine: il sovrintendente della Polizia Locale, Alessandro Mattanza, in una nota specifica che gli accertamenti sono già a buon punto, “e riteniamo di avere elementi sufficienti per identificare il colpevole e procedere ai sensi di legge”.

Chiunque sia stato, rischia grosso: di sicuro arriverà una denuncia per danneggiamenti, e non si esclude qualche aggravante. Il semaforo in questione è quello all'incrocio della Provinciale che negli ultimi mesi ha scatenato non poche polemiche in paese.

Funziona come qualsiasi rilevatore di infrazioni semaforiche: attrezzato con macchina fotografica, rileva i passaggi “illeciti”, quindi quando le macchine passano con il rosso, o quando si fermano appena dopo la linea dello stop (ma le sanzioni sono molto diverse, da 163 a poco più di 28 euro). Dall'inizio dell'anno il rilevatore ha “scattato” 280 multe, meno di 60 al mese, meno di due al giorno.

Eppure non sono mancate le polemiche, anche rabbiose: immotivate per amministrazione e Polizia Locale. “Dalla visione dei fotogrammi e dai filmati – scrive ancora il comandante Mattanza – non risultano verificate violazioni per il passaggio a luce gialla, né all'atto del passaggio sotto la telecamera né di veicoli già presenti nell'area dell'intersezione impegnati nelle operazioni di svolta o di attraversamento”.

Insomma, tutto regolare. “C'è chi l'ha preso a sassate, e chi da settimane l'ha preso di mira per diffondere falsità, pettegolezzi e diffidenza – ha scritto su Facebook il sindaco Giampaolo Turini, a proposito del semaforo di Viadana – Sono modi uguali di imprecare contro le regole che garantiscono l'equilibrio di una convivenza civile. Non è accettabile che in questa visione disorta e capovolta debba soccombere chi le regole le rispetta”.


Si parla di