Cronaca

Stroncato da un male incurabile: il mondo del vino piange Sante Bonomo

Il mondo del vino bresciano piange Sante Bonomo, il noto imprenditore di settore morto a 62 anni stroncato da una terribile malattia. Lascia moglie e figli, sabato mattina i funerali

Il mondo del vino bresciano piange l'improvvisa scomparsa di Sante Bonomo: noto imprenditore del settore, si è spento nella notte tra mercoledì e giovedì a 62 anni, stroncato in poco tempo da un male incurabile, che non gli ha lasciato scampo.

Lascia la moglie Angela, i figli Manuel e Juri. Profondo cordoglio è stato espresso in queste oer anche dall'Ente Vini Bresciani, dal Consorzio Valtenesi e dal Consorzio di tutela del Lugana. I funerali si svolgeranno sabato mattina (ore 10.30) nella chiesa di San Filippo Neri al Villaggio Sereno, Brescia.

Da sempre impegnato nel mondo del vino, è stato tra i fondatori (nel 1979) del Civielle di Moniga Del Garda, Cantine della Valtenesi e della Lugana, unica cooperativa vitivinicola di tutta la riviera bresciana del Garda: ad oggi conta 45 soci, 30 viticoltori e 80 ettari a conduzione biologica, con una produzione di 300mila bottiglie l'anno.

Volto noto in tutta Italia (e anche all'estero) per via delle numerose cariche istituzionali che negli anni aveva ricoperto. E' stato presidente per due mandati del Consorzio Garda Classico, con cui ha gestito il delicato passaggio alla nuova Doc Valtenesi.

Era ancora oggi al vertice dell'Ente Vini Bresciani, mentre in passato aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente in Ascovio, il raggruppamento dei consorzi di tutela di tutta la Lombardia. Sante Bonomo è stato un uomo impegnato anche nel sociale.

Nel 1971 è stato tra i fondatori bresciani del Movimento Non Violento. Sul tema solidarietà si ricordano il Progetto Homerus, per la navigazione in barca a vela dei non vedenti, e il suo contributo alla riqualificazione della storica cantina vinicola salesiana Cremisan, in Terrasanta.


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