Cronaca

Sabbio Chiese: giudizio immediato per Roberto e Nicolas Montini

"Più pericolosi dei narcotrafficanti": così il procuratore aggiunto Sandro Raimondi aveva definito i membri dell'associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti di pericolosi, stroncata in novembre dai Carabinieri del Ros di Brescia (qui tutti i dettagli della vicenda). 

A finire nei guai Roberto Montini, dipendente (ancora ai domiciliari) della Nicho Srl di Sabbio Chiese, e il figlio Nicolas della Autotrasporti Montini, assieme ai “classificatori” Rudi Tonni, Floriano Borra e Angelo Carugati, definiti “i soggetti preposti alla funzione della verifica di corrispondenza tra i rifiuti scaricati e i relativi documenti predisposti per la cessione alla fonderia”, come si legge nell’ordinanza di arresto.

Per loro cinque la Procura di Brescia ha ora disposto il giudizio immediato: niente udienza preliminare, dunque. Sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale.


 


 


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