Furto nel negozio di un ex pugile: insegue 8 giovani ladri e li stende uno a uno
L'ex pugile (campione italiano) Enio Cometti viene derubato in negozio da otto ragazzi: li insegue fino in stazione e li stende uno ad uno. Quattro di loro scappano sul treno per Chiari
Non si placa la scia dei furti a cavallo del confine tra Brescia e Bergamo. L'ultimo, in terra bergamasca, è finito però come nessuno dei ladri si aspettava: l'ex pugile Enio Cometti, classe 1951 e campione italiano e vicecampione europeo dei pesi medio-massimi tra gli anni '70 e '80, ha inseguito e praticamente steso una banda di otto giovanissimi nordafricani.
La baby gang è entrata in azione nel suo negozio, il Cometti Sport di Viale Piave a Romano di Lombardia, martedì mattina intorno alle 11. I primi quattro sono entrati in negozio quando Cometti era un attimo in magazzino. Quando lui è uscito si sono allontanati, portandosi via due paia di scarpe.
La seconda manche pochi minuti più tardi: ne sono entrati altri quattro, questa volta hanno rubato magliette e cappellini. Valore della merce: centinaia di euro. Sarebbe stato poi un passante a dire a Cometti dove gli otto sarebbero andati: in stazione.
Li ha raggiunti, questi l'hanno sfidato: “Vieni qui se hai coraggio”. E lui, nonostante la non più giovanissima età (ha 65 anni), di coraggio ne ha ancora da vendere: si è fatto avanti verso il suo provocatore, l'ha steso con due montanti al volto e un terzo allo stomaco.
Il ragazzo è rimasto a terra, gli altri hanno provato ad aggredirlo tutti insieme. Lui ha resistito, li ha allontanati senza mai abbassare la sua difesa, è riuscito ad avere la meglio grazie all'aiuto di un altro giovane nordafricano, che con la baby gang non c'entrava nulla.
Problema risolto, almeno per ora: i ragazzi fuggono, quattro di loro sarebbero scappati saltando a bordo del treno diretto a Chiari. Una grande prova di coraggio, ma anche tanta paura: “Meglio che la prossima volta mi chiudo dentro in negozio”, avrebbe detto Cometti. Ma intanto una cosa è certa: gli otto bulletti, almeno stavolta, hanno davvero trovato.. “chél del formai”.