Acque agitate a Rezzato, in questi giorni non si parla (quasi) d’altro. La proposta è quella di realizzare un centro culturale islamico in paese: la richiesta sarebbe già arrivata al Comune, da cittadini italiani e stranieri, corredata da una sostanziosa raccolta di firme.

Il paese è piccolo, la gente mormora e le voci corrono. Così la minoranza di “Rezzato Virle Repubblicana” chiede lumi presentando un’interrogazione. Non mancano le polemiche: per il centrodestra il centro culturale altro non sarebbe che una moschea mascherata.

Ma per chi era in allarme, l’allarme è rientrato. La moschea (né tantomeno il centro islamico) a Rezzato non si fanno. Lo spiega l’assessore all’urbanistica Giorgio Gallina: quando si tratta di richieste dei cittadini, tutti vengono ascoltati.

Ma con una premessa: “Facendo presente fin da subito che la possibilità o meno di realizzare il progetto non dipende dalla volontà dell’amministrazione comunale”. Il motivo: la legge regionale 12 del 2005, a conti fatti la norma sulle strutture religiose.

“Rezzato non ha alcun piano delle strutture religiose – ha concluso Gallina – e in assenza di questo piano non è possibile realizzarne di nessuna fede”. Forse tanto rumore per nulla, anche stavolta.