Cronaca

Agonizzante, in una pozza di sangue: "Il gatto è stato scuoiato vivo"

La conferma arriva dall'autopsia dell'istituto zooprofilattico: il gatto Ghisby, trovato agonizzante in un giardino di Beata di Pian Camuno, è stato scuoiato vivo e non investito da un'auto

Ghisby

Non ci sono dubbi: il gatto di Pian Camuno è stato scuoiato vivo. Lo ha confermato in via definitiva anche l'autopsia, effettuata all'istituto zooprofilattico di Brescia: non ci sono lesioni compatibili con un presunto investimento automobilistico. Il piccolo Ghisby è stato martoriato volutamente, trafitto e poi costretto a morire con una lama.

Era stato ritrovato agonizzante dalla sua padrona, Giovanna Donina, tra l'altro convinta animalista, presidente dell'associazione Il Rifugio di Domi e volontaria per l'Enpa, l'Ente Nazionale Protezione Animali. L'aveva trovato in una pozza di sangue, con gli organi interni bene in vista, moribondo in una di quelle che erano le sue aiuole preferite.

La corsa disperata dal veterinario, il trasferimento in clinica: niente da fare, Ghisby non ce l'ha fatta. Per alleviare le sue sofferenze gli è stata somministrata una inieizione letale. Per qualche giorno si pensava (o forse si sperava) potesse essere stato investito da un auto.

Ma l'esito dell'autopsia purtroppo non ha lasciato dubbi: il piccolo Ghisby è stato scuoiato vivo, lasciato agonizzante in una macchia di sangue, gli hanno perfino tagliato la coda. Ora si cerca di capire chi possa essere l'autore del macabro gesto.

Sul tema pende già una denuncia, contro ignoti, firmata da Enpa e da Ialp Italia, la International Animal Protection League. Indagano i carabinieri, di concerto con gli uffici veterinario dell'Ats. Il fatto è avvenuto a Pian Camuno, in località Beata.

Anche il sindaco Giorgio Ramazzini interviene sulla vicenda, con un comunicato stampa in cui l'amministrazione comunale esprime “solidarietà e vicinanza” alla proprietaria del gatto, “fatto oggetto di così tanta crudeltà”.

“In relazione all'episodio del gatto brutalmente seviziato intendiamo esprimere ferma ed inequivocabile condanna di ogni forma di maltrattamento e atrocità sugli animali – scrive il sindaco – da chiunque commessi, che non possono trovare giustificazione alcuna”.

Nella nota l'amministrazione auspica che “i responsabili possano essere prontamente individuati dalle forze dell'ordine, e perseguiti secondo le leggi vigenti”. Annunciando infine la possibilità di “costituirsi parte civile nel procedimento contro i responsabili, una volta individuati”.


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