Cronaca

Film hard girato in casa, perde l'affidamento dei figli. Ma in rete è un boom

Mamma di 46 anni perde (per ora) l'affidamento dei suoi due figli: protagonista di un film hard con il nome Daiana Mori girato in casa. Per i giudici "un pregiudizio alla dignità morale dei ragazzi"

Fonte: Facebook - Daiana Mori

Aveva fatto scalpore, e non poco, l'inquadratura iniziale in cui era impossibile non riconoscere la scuola materna Chizzolini di Ospitaletto. La notizia aveva fatto subito il giro del web: l'asilo del paese era parte integrante di un film hard. Inquadrato solo da fuori, e per pochi attimi: ma quanto basta per essere riconosciuto.

E diventare virale: così come è diventato virale l'intero film, che tra i protagonisti (manco a dirlo) ha pure una mamma bresciana. Una madre che ora si troverebbe costretta a rinunciare all'affido dei suoi dei figli: riconosciuta in quel video anche dai giudici.

La storia: la donna protagonista del film porno amatoriale si chiama (nel film) Daiana Mori e ha 46 anni, madre di due figli di 14 e 16 anni. In quel video interpreterebbe una maestra vogliosa: da qui l'inquadratura in uscita dall'asilo Chizzolini.

Il resto delle scene sarebbero state girate in casa, come nei più classici film porno amatoriali. La casa dell'ex marito, dove lei ancora vive con i figli. E questo sarebbe stato il quid che le avrebbe fatto perdere (per ora) l'affidamento dei figli.

“L'uso della casa coniugale per girare filmati pornografici – questa la sentenza del giudice pubblicata sul Giornale di Brescia – rappresenta un pregiudizio gravissimo alla dignità morale dei ragazzi, idoneo a compromettere la loro serenità e il loro equilibrio psichico”.

In marzo la nuova udienza. Ma intanto la mamma “hard” si difende: “Ero senza soldi e i miei figli sanno tutto, hanno capito perché l'ho fatto”, avrebbe detto. “Ho lavorato in nero negli ultimi mesi, dopo 22 anni in un'azienda che ora ha chiuso”.

La risposta “hot” alla crisi: “Dovevo pagare due cartelle di Equitalia, in tutto circa 900 euro”. E il marito che non sempre avrebbe versato a lei e ai figli quanto dovuto. Per quel film sarebbe stata pagata 1800 euro: “Tutti documentati”, sostiene.

E intanto mamma Daiana si rimette alla clemenza non solo della corte, ma anche del web. Il suo filmino sarebbe diventato davvero virale, rimbalzato in lungo e in largo in rete, adesso anche su Whatsapp. “Ho chiesto di toglierlo da internet, quel video”. Ma sarà difficile. Perché purtroppo basta un clic: “Daiana la bresciana”.


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