Cronaca

Ragazzo accoltellato, le urla disperate della fidanzata: "L’hanno ucciso!"

Le prime ipotesi sul movente dell'omicidio: non si esclude qualche apprezzamento di troppo alla fidanzata. Indagini della Squadra Mobile della Questura: ci sarebbe già un nome tra i sospettati

Qualche apprezzamento di troppo alla fidanzata, ma non in quel locale: chissà dove e chissà quando. Forse un regolamento di conti, una lite degenerata. Di sicuro, un omicidio: in cui ha perso la vita un ragazzo di soli 21 anni. Si chiamava Yaisy Andres Bonilla, originario di Castel Mella ma da qualche tempo residente a Brescia con la fidanzata, in Via Corsica. Si è spento in ospedale dopo circa 12 ore di agonia.

Troppo gravi le ferite riportate: un taglio profondo più di 27 centimetri nell’addome. Il “killer” lo ha accoltellato nel parcheggio di fronte alla Coop, proprio in Via Corsica: pare che i due si fossero visti poco prima di fronte al Bar Flaminia, e che l’assassino avesse passato qualche ora alla discoteca Disco Volante. Proprio gli addetti alla sicurezza della nota discoteca sono accorsi per primi, per vedere cosa stava succedendo.

Indagini non facili, gestite dalla Squadra Mobile della Questura di Brescia: al vaglio degli inquirenti le telecamere di videosorveglianza (ci sono dei frame che riprendono gli ultimi attimi di vita del giovane Yaisy), le testimonianze degli amici del ragazzo ucciso, le testimonianze degli addetti e dei dipendenti del locale.

La tragedia si è consumata una manciata di minuti prima delle 6. Yaisy Andres Bonilla è morto in ospedale intorno alle 17: dodici ore di agonia, in cui i medici hanno fatto di tutto per salvarlo. Questo quanto sarebbe accaduto, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti.

Yaisy e la fidanzata sarebbero arrivati in Via Corsica intorno alle 5.30, per trovarsi con un gruppo di amici nella zona del Bar Flaminia: non sarebbero mai entrati in discoteca quella notte. Una discussione accesa, per motivi da accertare (forse, appunto, gli apprezzamenti sulla fidanzata), la lite che si sposta nel parcheggio del supermercato Coop.

Qui si consuma la tragedia. La dinamica è ancora incerta: Yaisy potrebbe essere stato colpito da dietro, avvicinato dal “killer” e poi stretto a lui, infine accoltellato mortalmente. Ma la pista della Questura non escluderebbe (anzi) l’ipotesi dell’accoltellamento frontale.

Yaisy era un ragazzo pieno di sogni, come tanti a soli 21 anni. Originario della Colombia, qualche problemino con la giustizia, perfino un passato da giocatore di rugby, senza mai aver sfondato. Quando è stato colpito le grida e le urla hanno riecheggiato nella notte.

La sua fidanzata non ha mai smesso di piangere e di gridare. “Aiutatemi, vi prego.. – avrebbe ripetuto anche all’arrivo dei soccorsi, o degli addetti alla sicurezza del Disco Volante – Me l’hanno ucciso, l’hanno ucciso”. Le grida che hanno spezzato il silenzio di una notte come tante. E che invece porta con sé la tragedia.


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