Cronaca

Massacrata con 4 martellate, bruciata con la benzina: "La festa è andata bene"

Il messaggio vocale inviato da Chiara Alessandri: “La festa è andata bene”. E invece aveva appena finito di uccidere Stefania Crotti, che lei considerava una rivale in amore

Stefania Crotti

Uccisa con quattro martellate alla testa, e poi a quanto pare bruciata con la benzina: infine seppellita a decine e decine di chilometri di distanza. Sarebbe stato questo il triste destino di Stefania Crotti, la 42enne assassinata e trovata senza vita da un passante nelle campagne tra Erbusco e Adro. Uccisa da Chiara Alessandri, compaesana di Crotti (entrambi abitavano a Gorlago, in provincia di Bergamo) e che ancora la considerava sua rivale in amore, dopo la relazione con il marito Stefano Del Bello.

In queste ore è atteso l'interrogatorio di garanzia per Alessandri, e nel contempo anche l'autopsia sul corpo di Crotti. La donna avrebbe premeditato l'omicidio: questo quanto emerge dall'ordinanza di fermo disposta dalla Procura. Avrebbe studiato tutto nei minimi dettagli, dopo aver seguito a lungo la donna per “carpire” le sue abitudini. E dopo aver tentato di ricucire in mille modi il suo rapporto con Del Bello, il marito di Crotti.

Con il passare dei giorni i contorni della vicenda si fanno sempre più inquietanti. Come quel messaggio vocale, mandato all'amico che (ignaro di tutto) le ha portato Crotti fin sotto casa: “La festa è andata bene”, avrebbe detto Alessandri una volta conclusa la sua metodica (e macabra) operazione. L'uomo, un imprenditore di 54 anni che abita in zona, una volta saputo della scomparsa di Crotti è subito corso dai carabinieri per denunciare l'accaduto.

I giorni dell'orrore

Alessandri si è trovata Crotti in garage, faccia a faccia. Tra le due potrebbe esserci stata una colluttazione. Ma che si è conclusa con quattro martellate in testa, che non hanno lasciato scampo a Stefania. Morta sul colpo, trascinata in garage e poi in auto: il suo cadavere è stato bruciato, carbonizzato. Su questo le circostanze sono ancora da chiarire.

Sta di fatto che Alessandri avrebbe negato di averle dato fuoco. Ma gli inquirenti hanno già recuperato una tanica di benzina, che la donna aveva nascosto in un'altra auto in disponibilità alla propria famiglia. I carabinieri hanno poi ricostruito i movimenti di Chiara Alessandri, nei giorni precedenti l'omicidio, il giorno stesso, nei giorni successivi.

Il Telepass autostradale ha registrato un suo passaggio proprio a Erbusco, forse per un sopralluogo, per sapere dove avrebbe potuto seppellire il cadavere. Il giorno dopo è stata vista lavare la macchina, una Mercedes Classe B. E poi ci sono le celle telefoniche: il telefono di Crotti viene agganciato da Bergamo alla Franciacorta andata e ritorno, da Rovato a Capriolo, da Grumello del Monte a Gorlago. 

Il cellulare di Stefania

Qui sarebbe stato buttato nel fiume Cherio, e recuperato dai carabinieri sabato pomeriggio. Dall'ordinanza di fermo sono emersi anche i probabili orari del delitto. Stefania Crotti sarebbe stata uccisa ancora prima delle 18: il suo telefono infatti alle 18.40 è già in territorio di Rovato. Uccisa forse un'ora prima, nel garage della casa di Alessandri in Via San Rocco a Gorlago. E qualcuno avrebbe pure sentito qualcosa.

La testimonianza

Si tratta di una badante polacca, che abita nello stesso quartiere, che agli inquirenti avrebbe raccontato di aver udito le urla strazianti di una donna. Ovviamente una testimonianza da verificare. A margine della tragedia, sono queste le ore decisive per il prosieguo delle indagini. Tante cose da chiarire, poche e drammatiche certezze: Crotti lascia il marito e un figlio ancora piccola, Alessandri di figli ne ha addirittura tre, il più grande ha poco più di 10 anni.


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