Cronaca

Il folle rapinatore con il Post-it: "Metti 30mila euro sulla mia Postepay o spacco tutto!"

Era già ai domiciliari, ora è stato trasferito in carcere il bresciano di 50 anni che all'Eurospin di Montichiari ha minacciato i dipendenti: voleva 30mila euro la settimana

Foto di repertorio

Incredibile ma vero: un uomo di 50 anni già agli arresti domiciliari è stato arrestato e trasferito in carcere dopo un goffo tentativo di estorsione, andato ovviamente a vuoto, ai danni del supermercato Eurospin di Montichiari. Si è presentato in cassa, “armato” di un post-it poi consegnato alla commessa, in cui era ben specificato che la società avrebbe dovuto versare 30mila euro alla settimana sulla sua Postepay, con allegato codice Iban; in caso contrario avrebbe "spaccato tutto".

Una storia incredibile

Si era già presentato in loco una volta, un paio di settimane fa, consegnando un primo biglietto ma senza insistere troppo: inevitabile immaginare che si trattasse di uno scherzo, concluso con un nulla di fatto. Ma pochi giorni fa il pregiudicato ha tentato il bis.

E' tornato all'Eurospin, a bordo di una Renault Clio che un amico gli aveva prestato per fare la spesa, si è diretto di nuovo alle casse ma con aria minacciosa, ha consegnato un altro biglietto e di fronte all'ovvio diniego ha cominciato a minacciare i dipendenti del supermercato.

In fuga per pochi minuti

Uno di loro ha allertato il 112: il 50enne se n'è accorto in tempo, o almeno così credeva, e si è allontanato lesto dalla scena del crimine. Ci è voluto poco per rintracciare: le informazioni raccolte hanno permesso ai militari di individuare rapidamente il sospettato, e di raggiungerlo nella sua abitazione di Calcinato. Dove tra l'altro è stata recuperata anche la Postepay utilizzata per la maldestra (e mancata) estorsione.

Nessuno si è fatto male, chiaro: ma l'uomo era già ai domiciliari, e basta dunque la doppia e accertata evasione per la revoca immediata della sua misura cautelare. Trasferito in carcere, dovrà rispondere anche di tentata estorsione.


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