Cronaca

Niente profughi a Montichiari: arriveranno 130 stranieri irregolari da espellere

La notizia è stata confermata dal ministero degli Interni: anche Montichiari rientra nell'elenco delle undici location che ospiteranno i nuovi "Centri permanenti per i rimpatri"

Foto di repertorio

Niente profughi o richiedenti asilo a Montichiari: l'ex caserma Serini ospiterà un centro di “detenzione” temporanea per gli immigrati irregolari, che non hanno i requisiti per vivere in Italia e che dunque dovranno essere espulsi. Il ministero ha già fatto i suoi conti: a Montichiari c'è posto per circa 130 persone, i cancelli saranno aperti già dalla prossima estate.

Anche nella provincia bresciana verrà dunque allestito uno degli undici nuovi “Centri permanenti per i rimpatri”, strutture che dovrebbero essere operative già dal prossimo luglio. Il format è simile: dovranno ospitare circa un centinaio di persone (per ora sono 1100 i posti necessari), l'obiettivo è arrivare ad averne (quasi) uno per Regione.

Per il momento i Cpr prenderanno forma a Montichiari, appunto nell'ex caserma Serini, e poi a Gradisca d'Isonzo (Friuli), a Ponte Galeria (Roma), a Santa Maria Capua Vetere (Campania), e poi Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Piemonte, Sardegna, Sicilia. E presto potrebbero aggiungersi Liguria, Toscana e Veneto.

Le reazioni sono contrastanti. Se c'è qualcuno che adesso rimpiange l'ipotesi del centro per i profughi, qualcun altro in Regione lamenta di non essere stato coinvolto. Proprio in queste ore intanto è previsto un incontro tra il governatore Roberto Maroni e il ministro dell'Interno Marco Minniti.

I nuovi Cpr, come recentissima legge prevede, definiti appunto “Centri permanenti per i rimpatri”, dovrebbero andare a sostituire i Cie, i “Centri di identificazione ed espulsione”, che a loro volta avevano sostituito i Cpt, i “Centri di permanenza temporanea”.

Vennero istituiti per la prima volta nel 1998, con la firma della legge Turco-Napolitano (l'ex presidente della Repubblica che allora era presidente dell'interno). Fa riflettere il fatto che sia stato un ex dirigente del Partito Comunista Italiano a firmare una legge che prevede la detenzione di individui anche senza la violazione di norme penali.


 


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