Cronaca

Denuncia irregolarità, parroco sostituito: i fedeli fanno guerra al Vescovo

Guerra aperta a Molinetto di Mazzano: alcuni fedeli difendono don Eraldo Fracassi, ormai ex parroco, e contestano la nuova nomina di don Maurizio Rinaldi. Respinta la delegazione vescovile

Agli occhi di un osservatore esterno non può che apparire come una sorta di dichiarazione di guerra: alcuni parrocchiani del paese, a Molinetto di Mazzano, e con loro anche quello che dovrebbe essere ormai l'ex parroco, don Eraldo Fracassi, lunedì scorso hanno respinto una delegazione del vescovo Luciano Monari, che per la detta parrocchia avrebbe già trovato un sostituto. Lo scrive il Giornale di Brescia.

Proprio il vescovo, in una lettera pubblicata sul settimanale La Voce del Popolo, parla di “alcuni fatti gravi, ad opera di un piccolo numero di persone”. Una situazione che avrebbe convinto Monari di come non ci sarebbero “le condizioni necessarie per un avvio sereno del ministero del nuovo parroco”.

Nuovo parroco che in realtà è già stato nominato da un po': si tratta di don Maurizio Rinaldi, attualmente alla guida delle parrocchie di Marcheno e Cesovo, in Valtrompia. Prima di lui altre due nomine che non sono andate a buon fine, tra cui quella dell'amministrazione parrocchiale pro tempore (una specie di commissario) don Pierantonio Lanzoni.

Cronistoria di quanto è successo:

Breve cronistoria di quanto è successo. Fracassi è titolare della parrocchia di Molinetto dal dicembre del 2015. Come regolamento prevede, era stato nominato anche presidente del cda della casa di riposo Fiorini: a suo dire avrebbe riscontrato comportamenti “non lineari” nella gestione della struttura, da cui si è dimesso in agosto.

In contemporanea, don Fracassi aveva deciso di dimettersi anche dall'incarico di parroco, per poi ripensarci qualche settimana dopo. Troppo tardi per il vescovo Luciano Monari, che così ha cominciato a ragionare sul sostituto. Mai arrivato, dopo una lite lunga dei mesi.

Don Eraldo, come scrive ancora il GdB, non ha mai smesso di fare il suo mestiere, avendo addirittura celebrato una delle messe di Natale. Attorno a lui si sarebbe creato un gruppo (anche se ridotto) di fedelissimi, gli stessi che hanno accolto (non benissimo) la delegazione del vescovo lo scorso lunedì.

E sul web non manca nemmeno una lettera, firmata dai parrocchiani fedeli a don Eraldo, in cui si difende a spada tratta l'ex parroco - “La sua unica colpa è quella di aver chiesto chiarezza sulla gestione economica di alcuni beni” - e si attacca invece il nuovo nominato: “Lei per obbedienza diventa il nostro aguzzino”.

A conti fatti, una piccola “guerra”, che pare lungi dall'essere conclusa. L'ultimo atto, per ora, è proprio il respingimento della delegazione vescovile, che non sarebbe stata nemmeno fatta avvicinare alla canonica, né tanto meno entrare. Insomma, non è ancora finita.


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