Cronaca

Sedata e violentata dal marito, donna abortisce dopo lo stupro

Storie di ordinaria violenza a Medole: una giovane donna violentata dal marito dopo essere stata sedata. Quella notte rimase incinta, scelse di abortire: in autunno il processo

In autunno è attesa la sentenza che probabilmente lo condannerà: ex marito aggressivo e manesco, è accusato di aver violentato la moglie dopo averla addirittura sedata, di modo che non potesse reagire. A seguito di quel rapporto lei rimase incinta, e poi decise di abortire.

Storie di violenza quotidiana a Medole, nell'alto Mantovano: la vittima è una giovane donna con due figli (al momento in affido ad un'altra famiglia) per lungo tempo alle prese con le angherie del marito.

Un marito violento, un padre assente: quando uno dei due figli si sentì male, lui si sarebbe rifiutato di aiutarlo e di portarlo in ospedale (questo secondo le testimonianze fornite proprio dalla moglie, e da una vicina di casa).

Poi la violenza, in casa: ripetuta, reiterata. Fino a quella notte terribile, nel dicembre del 2011: quando la donna venne costretta a un rapporto sessuale, venne violentata dopo che qualche ora prima il marito le aveva fatto ingerire una sostanza (probabilmente una droga) che l'aveva così resa inerme.

Venne violentata, e rimase incinta: la sua decisione, difficilissima, fu quella di abortire. Una storia che prima o poi doveva finire, ma che anche quando è finita ha proseguito con il suo strascico di violenza. L'uomo infatti l'avrebbe ancora minacciata, anche di morte, umiliandola pubblicamente anche sulla sua pagina Facebook.

La fine di un incubo, la denuncia alle forze dell'ordine, l'arresto e il processo. La donna oggi vive sola, ha dovuto ricominciare: troppo fragile, ha dovuto rinunciare ai suoi bambini. Adesso pare abbia trovato lavoro, e stia risalendo la china. Un giorno finalmente potrà riabbracciare i suoi figli.


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