Cronaca

Donna morta dopo liposuzione: medico indagato per omicidio colposo

Una sofferenza lunga nove mesi per la giovane Ana Maria Cracium, rumena di 36 anni che l'estate scorsa si era fatta operare di liposuzione in una clinica di Milano. E' morta all'Hospice di Orzinuovi

Nove mesi di agonia infinita, che purtroppo si è conclusa nel peggiore dei modi: una fascite necrotizzante non più curabile, non c'è stato più niente da fare. Si è spenta giovedì mattina dopo un lungo calvario la giovane donna Ana Maria Cracium, 36 anni, arrivata la scorsa estate dalla Romania per sottoporsi a un intervento di liposuzione all'addome, ai glutei e alle cosce.

Insieme a lei il fidanzato, che non l'ha mai abbandonata: sulla morte della donna indaga la Procura, che ha già aperto un fascicolo d'indagine per omicidio colposo nei confronti del dottor Mattia Colli, il medico chirurgo che l'avrebbe operata mesi fa nella centro di chirurgia estetica di Via Podgora a Milano.

Stando a quanto ricostruito dal legale della donna deceduta, l'avvocato Laura Gravina, la giovane Ana si sarebbe sentita male già poche ore dopo l'operazione. La cronaca di un calvario: la donna e il fidanzato sarebbero rimasti qualche giorno in albergo, lei sottoposta a terapia antibiotica prima di tornare a casa.

Una volta in Romania sarebbe stata ancora ricoverata, questa volta a Bucarest. La situazione non si risolve, e i due decidono di tornare in Italia, a Brescia, dove il fidanzato ha lavorato e conosce qualche persona. Ana Maria Cracium viene ricoverata in Poliambulanza, ma le cose non migliorano. Ci vogliono poche settimane prima che purtroppo la “sentenza” venga scritta.

Non c'è più niente da fare: ed è così che viene trasferita all'Hospice di Orzinuovi, ospedale specializzato in cure palliative, ed è qui che Ana Maria si spegne lentamente. Con il passare dei giorni viene sedata, perde conoscenza per non sentire più quel dolore terribile che l'avrebbe accompagnata così a lungo.

La salma è stata trasferita al Civile, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Verrà sottoposta ad autopsia, anche se sembra chiara la causa della morte: un'infezione rara e particolare, appunto una fascite necrotizzante.

Colpisce gli strati profondi della pelle e i tessuti sottocutanei, si espande rapidamente verso la parete molle del tessuto connettivo del corpo umano. La malattia è di natura batterica, si sviluppa in modo rapido e aggressivo. Se non viene curata in tempo evolve in una lesione cutanea, che porta alla necrosi dei tessuti e poi anche alla morte.


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