Cronaca

Omicidio di Manuela, l'autopsia: frattura al cranio, ma è morta per soffocamento

Le prime rivelazioni a margine dell'autopsia eseguita sul corpo di Manuela Bailo: la ragazza sarebbe morta soffocata. La ricostruzione di quella terribile notte

“Mi hanno detto che non sei andata al lavoro. Spero tu stia bene”. Questo il messaggio che Fabrizio Pasini avrebbe mandato a Manuela Bailo dal suo cellulare, la mattina del 30 luglio scorso: forse sperava così di depistare gli inquirenti, di sviare i sospetti nei suoi confronti che prima o poi sarebbero arrivati. A ragione: in quel momento infatti il sindacalista della Uil di Brescia aveva già nascosto il cadavere della giovane donna nel portabagagli della sua automobile. Lo stava portando ad Azzanello, nel Cremonese, dove poi lo seppellirà in una ex vasca per liquami, coprendolo con fogliame e lamiere.

Altri dettagli emergono a margine delle prime dichiarazioni del 48enne Pasini, in carcere con l'accusa di omicidio e di occultamento di cadavere. Si sarebbe dichiarato pentito per l'accaduto, e avrebbe ribadito di non aver mai voluto uccidere Manuela volontariamente. La donna, a detta di Pasini, sarebbe caduta rovinosamente dopo una spinta, a seguito di un litigio, e avrebbe sbattuto la testa.

Lui l'avrebbe tirata su che già perdeva un po' di sangue: nel portarla in bagno – tutto è successo in Via Salvador Allende a Ospitaletto, nella casa della madre di lui – il sangue avrebbe cominciato a grondare, e solo in quel momento lui si sarebbe reso conto dell'accaduto. Ma è chiaro che la versione dell'incidente e basta non convince fino in fondo: non spiegherebbe infatti il prosieguo della vicenda, il cadavere nascosto in un sacco nero e portato lontano, le false dichiarazioni agli inquirenti e i messaggi mandati dal telefono di Manuela.

I due avrebbero litigato a quanto pare per un tatuaggio, le iniziali dei figli di Pasini che lui si sarebbe fatto tatuare sulla caviglia. Ma sono ancora soltanto indiscrezioni. In attesa dei risultati definitivi, è ufficiale intanto che sia stata eseguita l'autopsia sul corpo della giovane Bailo, rimasto per più di 20 giorni sotto terra, abbandonato in una cascina nelle campagne cremonesi. La zona era conosciuta da Pasini, che già ci era stato per giocare a soft-air con gli amici.

La prima rivelazione è che Manuela non sarebbe morta per la frattura alla base del cranio: il decesso sarebbe sopraggiunto per soffocamento. Niente di certo, ancora: la donna potrebbe essersi soffocata proprio a seguito della caduta. Ma non si esclude invece che Pasini potrebbe averla strangolata con le sue mani. In queste ore sono programmati ulteriori accertamenti nell'appartamento di Via Allende dove si è consumata la tragedia.

La ragazza sarebbe morta quasi all'alba di domenica mattina. Solo poche ore prima i due si sarebbero recati in ospedale, insieme, per una brutta botta rimediata da Pasini alle costole (a quanto sembra non dovuta al loro litigio). L'uomo è tornato a casa dalla moglie, in Via San Giacomo, solo domenica mattina. Manuela era già morta: è venuto a prelevarla lunedì dopo il lavoro. Poi l'ha seppellita, è andato in ferie con moglie e figli, ha confessato tutto solo al suo rientro.


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