Cronaca

L'ultimo abbraccio a Madame SìSì: "Mi hai preso per mano e mi hai cambiato la vita"

In tantissimi a Brognoligo e poi all'Art Club di Desenzano

La bara fucsia all'Art di Desenzano - © Gatta/Bresciatoday.it

Bara fucsia e tantissimi amici: all'Art Club di Desenzano la cerimonia laica che ricorda la vita di Carlo Tessari, in arte Madame SìSì, l'imprenditore originario di Brognoligo (nel Veronese) ma che ha lasciato sul Garda la sua impronta più profonda. È morto lunedì a 62 anni dopo 7 mesi alle prese con una terribile malattia che lo ha stroncato dopo infinite terapie, alla Poliambulanza di Brescia e a Villa Barbarano a Salò, perfino una cura sperimentale in Svizzera (le cliniche sono state ringraziate pubblicamente nel corso della serata).

Nel suo “tempio”, o il suo “circo” come amava chiamarlo, sono arrivati da ogni dove: il ricordo ha seguito il funerale organizzato proprio a Brognoligo (frazione di Monteforte d'Alpone) dalla famiglia, i fratelli e i parenti più stretti. A Desenzano la discoteca si è riempita fin dal tardo pomeriggio: in tanti hanno voluto portare una testimonianza. Al centro della sala una bara fucsia firmata Madame SìSì, a corredo una scritta bianca: “La mia scatola dei sogni”. Sul palco scorrono vecchie e nuove fotografie, video e ricordi: rose gialle – come piacevano a Madame – e abiti di scena, parrucche e occhiali sgargianti.

Il ricordo di amici e collaboratori

“Da piccolo aveva fatto la comparsa all'Aida – ricorda un amico –: era l'unico bambino che riusciva a camminare a tempo e per questo l'avevano messo davanti a tutti, me lo raccontava sempre. Il tempo guarisce ma non fa dimenticare: quanto siamo stati fortunati a conoscerlo”. Amici e collaboratori: “Abbiamo cominciato a collaborare esattamente 10 anni fa, era il marzo 2014 – ha detto l'avvocato Alessandro Pozzani, legale di Tessari e dell'Art Club –: un'esperienza totalmente nuova per me, la gestione del locale, ma che mi ha fatto capire quanto Carlo fosse incredibile e preciso nel lavoro. Ha dimostrato grande amore per la sua famiglia Art, anche aiutando tantissime persone, sempre a titolo gratuito. Lo ricorderemo come un caro amico, dal cuore infinito. E continueremo a supportare l'Art nelle figure di Federica e Francesco”.

Coppia nel lavoro e nella vita, Federica Ferrari e Francesco De Salvia sono gli storici collaboratori dell'Art a cui ormai da mesi è stata affidata la gestione del locale (per la cronaca: aperto anche questo weekend): “Sono stati mesi durissimi, abbiamo tentato ogni strada – hanno raccontato –: cure sperimentali in Svizzera, pagato cure private per anticipare i tempi delle terapie. Purtroppo non c'è stato nulla da fare. Ma porteremo avanti l'Art, come Carlo avrebbe voluto e come abbiamo fatto in questi mesi”. 

Chi era Carlo Tessari

Elena Gandellini gli è stata vicino per mesi, in ospedale: “Avrei voluti stringere le sue mani per l'ultima volta. Sappiate che ogni giorno pensava a voi, ai suoi ragazzi, all'Art come un figlio”. “Mi hai preso per mano e mi hai dato l'occasione della vita – ha infine aggiunto Iuri Rivetta, resident dj dell'Art –: se sono arrivato dove sono, è solo grazie a te”. L'infanzia alle suore dorotee, il diploma in ragioneria: le prime esperienze nel mondo della notte prima a Verona e poi a Paderno Franciacorta, infine l'Art Club di Desenzano (marchio fondato nel 1989) nella storica sede sopra la Standa, dove oggi c'è l'Esselunga, fino a quella odierna di Via Mella. 
Imprenditore di ampio respiro, Tessari gestiva anche il ristorante La Briciola, a Desenzano, e la palestra Madame SìSì Sport Club a Castiglione: solo l'Art occupa 35 dipendenti e fa lavorare 12 buttafuori ogni sera. Orgogliosa drag queen, è stata la prima in Italia a celebrare un matrimonio civile (nel 2014 a Lonato).


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