Cronaca

Dopo anni di rapine, traditi dall’ultimo colpo in Posta: arrestati due bresciani

Nella rete dei carabinieri tre professionisti della rapina, due bresciani e un bergamasco. A maggio avevano colpito alle Poste di Maclodio

Foto d'archivio

Un mese e mezzo di indagini serrate, poi finalmente l'arresto: in manette ci sono finiti tre professionisti della malavita, due bresciani e un bergamasco di 48, 52 e 61 anni. In pista da parecchio tempo, pluripregiudicati e già noti alle forze dell'ordine appunto per furti, rapine ma anche spaccio.

Sono stati beccati dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Brescia, al termine di una lunga sessione di indagini fatta di analisi delle tracce, delle registrazioni video, dei loro precedenti e pure dell'automobile utilizzata per la loro ultima rapina, una Fiat 500 poi trovata abbandonata in campagna.

L'ultimo colpo messo a segno (e riuscito) risale al 5 maggio scorso, quando i tre banditi (due in azione, il terzo a fare il palo con la macchina accesa) presero d'assalto l'ufficio postale di Maclodio, armati di taglierino. Riuscirono a fuggire con circa 1000 euro in contanti.

Protagonisti di un rocambolesco inseguimento a tutta velocità, erano anche riusciti a seminare i carabinieri, abbandonando poi l'auto rubata e usata per portare a termine il colpo. Veri professionisti, avrebbero studiato il colpo nei minimi dettagli.

Nella loro lunga storia criminale ci sarebbero poche, pochissime armi: anche nell'ultimo blitz hanno utilizzato solo un taglierino, per minacciare il cassiere. Nelle loro abitazioni sono state rinvenute altre evidenze di reato: un'arma giocattolo, parrucche e appunto il taglierino.

Sono stati arrestati, e già accompagnati in carcere. Al vaglio degli inquirenti anche altre rapina effettuate in zona, tra le province di Brescia e di Bergamo. Potrebbero essere loro i colpevoli: cosa che aggraverebbe di molto la loro posizione.


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