Cronaca

Scippa la borsa a una donna e fugge, lo arrestano mentre spinge il motorino

Una scena quasi grottesca tra Isorella e Ghedi: giovane rapinatore in fuga rimane a piedi, e viene arrestato mentre spinge il motorino con la refurtiva addosso

Foto d'archivio

Ha dei tratti di grottesco la vicenda (per fortuna a lieto fine) per cui sono dovuti intervenire i carabinieri, mercoledì pomeriggio tra Isorella e Ghedi: un pregiudicato di 34 anni di nazionalità marocchina – L.M. le sue iniziali – è stato arrestato per furto aggravato, dopo che aveva derubato una donna della sua borsetta.

La sua fuga è durata davvero poco: stava scappando in motorino ma è rimasto a piedi, è stato ritrovato dai militari che cercava di nascondersi sotto un'automobile. Una fine ingloriosa per un delinquente che pure in passato qualche grana alle forze dell'ordine l'aveva creata: nel suo tutt'altro che invidiabile curriculum precedenti per maltrattamenti e ricettazione.

Questo quanto è successo. L.M., classe 1984 e regolare in Italia, si sarebbe accorto della borsetta appoggiata sul cestello di una bicicletta in movimento, condotta da una signora del paese. Tempo pochi secondi per afferrarla, e poi fuggire a tutto gas da Isorella in direzione Ghedi. La donna è rimasta in sella, senza cadere e farsi male, e ha subito avvisato il compagno e i carabinieri.

Mentre il rapinatore fuggiva, il suo scooter – tra l'altro un mezzo pure rubato – si è improvvisamente fermato, a quanto pare per un guasto. Lui non è scappato a piedi, ma ha proseguito spingendo il mezzo forse convinto ormai di averla fatta franca, di aver seminato i suoi inseguitori.

Niente di più sbagliato: la donna appena derubata accompagnata dal fidanzato l'hanno riconosciuto a distanza, e hanno richiamato i carabinieri specificando con precisione la posizione dello scippatore in fuga. Il giovane ha visto i militari in arrivo, ha mollato lo scooter e ha provato a nascondersi infilandosi sotto un'auto in sosta, parcheggiata sul ciglio della strada.

Inutile dirlo che è stato subito trovato, tirato fuori dal suo nascondiglio e ammanettato. Una storia a lieto fine, dicevamo: la borsetta (con tutti gli averi contenuti all'interno) è stata prontamente riconsegnata alla legittima proprietaria, il bandito è stato arrestato in flagranza di reato, sottoposto ad obbligo di firma e presto espulso dall'Italia.


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