Incidenti stradali

Morto carbonizzato in autostrada: "Quel giorno Alex non doveva lavorare"

A due giorni dalla morte del giovane Alex Vintu, l'amico Alessandro rivela: “Quel giorno non doveva andare al lavoro”. Su Facebook il commosso ricordo

Alex Vintu

Tutta la valle è ancora scossa, per la morte dei suoi ragazzi: Alex Vintu, 19 anni di Cividate Camuno, e Alessandro Bontempi, 26 anni di Berzo Inferiore. Sono loro le vittime del terribile incidente stradale di lunedì mattina all'alba, sull'autostrada A4 in territorio di Padova: a bordo di un furgone della Geocam, la ditta per cui lavoravano, si sono schiantati contro un camion autoarticolati.

Un impatto violentissimo: a seguito della botte le bombole di acetilene che stavano trasportando hanno preso fuoco, le fiamme purtroppo sono divampate rapidamente, alimentate dal carico che il camion stava trasportando, quintali di carta e di cartone. Per loro non c'è stato niente da fare: sono morti carbonizzati.

Con il passare delle ore emergono nuovi particolari a margine dell'incidente. Il giovane Alex Vintu, classe 1999 e da più di dieci anni in Italia, da pochi mesi si era trasferito a Berzo Inferiore insieme ad un amico, Alessandro Fanti, tra l'altro il gestore del bar Campo Base.

Proprio Alessandro è stato l'ultimo a vederlo, lunedì mattina poco prima della sua partenza. “Non doveva andare al lavoro lunedì – racconta Fanti al Giornale di Brescia – ma l'attività aveva subito una flessione, ora le cose erano in ripresa e c'era fretta di portarle avanti. Per questo, con grande senso del dovere, è partito prestissimo. Non è giusto che sia finita così”.

Il giovane Alessandro ha voluto ricordarlo anche su Facebook, pubblicando una foto insieme all'amico Vintu, spensierati e sorridenti. “Ci siamo conosciuti in così poco tempo, e mi hai preso fin da subito – scrive Fanti – Per me non sei stato solo un amico, per me sei sempre stato un fratello di sangue. Sei entrato nella mia vita e nella mia famiglia, quante notti insonni e quante cavolate. Siamno andati a vivere insieme, io sono stato l'ultimo a sentire la tua voce. Tutto questo non è giusto, mi manchi già da morire. Rimarrai sempre nel mio cuore, nella nostra amicizia eterna”.


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